Libertà e Uguaglianza nel pensiero moderno e contemporaneo

SCUOLA ESTIVA DI “LIBERTA’ E GIUSTIZIA”

con l’adesione della “Scuola per la buona politica di Torino”
della “Società filosofica italiana di Arezzo”
e con il patrocinio del Comune di Poppi

Castello dei Conti Guidi di Poppi (Arezzo) 16-18 settembre 2011


Libertà ed eguaglianza rappresentano due valori indisgiungibili della democrazia. Detto con le celebri parole di Rousseau: “la libertà, perché ogni dipendenza particolare è altrettanta forza tolta al corpo dello stato; l’eguaglianza, perché la libertà non può sussistere senza di essa”. Lo studio parallelo che alcuni pensatori politici hanno fatto e continuano a fare della libertà e dell’eguaglianza non è dovuto, tuttavia, soltanto alla constatazione che questi due valori esprimono esigenze insopprimibili all’interno di una società moderna, ma anche alla convinzione, di origine tocquevilliana, che vi è “un punto estremo in cui eguaglianza e libertà si toccano e si confondono”. Ciò accade quando tutti i cittadini hanno l’eguale libertà di concorrere al governo della cosa pubblica, e vi partecipano in maniera effettiva.

È bene aggiungere che l’accostamento diretto tra libertà ed eguaglianza sub specie libertatis è tipico della tradizione liberale, che ha retroagito normativamente sulla tradizione democratica, ponendo la libertà come limite e insieme come complemento necessario dell’eguaglianza. Peraltro, in tutta la storia del pensiero politico è ricorrente l’uso di espressioni quali aequa libertas, aequum ius, liberté égale, equal liberty, “libertà media”, “giusta libertà”, “egual libertà”. In queste diverse locuzioni la libertà è concepita sempre come il valore fondativo, da estendere in varie modalità a tutti. Alla fine del Novecento questa esigenza è stata espressa in termini inequivocabili da Vittorio Foa: “Il mio diritto non è un credito, è un rapporto da misurare col diritto e le aspettative degli altri ed è misurabile con lo spazio di libertà, di autodeterminazione che dà non solo a me ma anche a quelli cui riesco a pensare”.

Naturalmente, da un punto di vista teorico e politico il problema più delicato consiste nel cogliere non solo le ragioni di una persistenza tematica, ma anche le differenze di contenuto che sono affiorate volta per volta, perché ogni uomo riflette ed agisce sempre “in un contesto contingente e situato”. Pertanto, i nostri seminari tenteranno di ricostruire con precisione i diversi percorsi tracciati dalla riflessione politica moderna e contemporanea sia in tema di libertà che di eguaglianza per individuare, tra i vari messaggi, le indicazioni più convincenti in una fase storica in cui diritti, risorse e beni sono tornati ad essere privilegio di pochi, e in cui dunque l’“ethos dell’eguaglianza” può ispirare ancora politiche emancipative.

Al termine delle lezioni, ai partecipanti che lo desiderano, verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Programma

Venerdì 16 settembre, ore 10,30

1. La libertà eguale ha un futuro? (Franco Sbarberi)
2. Machiavelli e la riflessione neorepubblicana (Marco Geuna)
3. Il contratto dei moderni: da Hobbes a Locke (Ermanno Vitale)

Venerdì 16 settembre ore 15,30

4. La rivoluzione della sovranità e quella dei diritti. Da Rousseau a Condorcet (Gabriele Magrin)
5-6. L’enigma della fraternità: dalla rivoluzione dei diritti al socialismo europeo (Regina Pozzi-Michele Battini)

Sabato 17 settembre, ore 10,00

7. Carlo Cattaneo e la libertà: un ‘radical liberale’ nel Risorgimento italiano (Paul Ginsborg)
8. Il problema Marx tra passato e presente (Marco Revelli)
9. L’elitismo politico tra Europa e America (Francesco Tuccari)

Sabato 17 settembre, ore 15,30

10-12. Quale libertà per quale liberalismo?

a) Il liberalismo “continentale”da Constant a Berlin (Mauro Barberis)
b) Il liberalismo politico di Rawls (Alessandro Ferrara)
c) Libertà e giustizia in Habermas (Stefano Petrucciani)

Domenica 18 settembre, ore 10,00

13. Hannah Arendt:la politica come libertà (Olivia Guaraldo)
14. Le pari opportunità nel femminismo contemporaneo (Amalia Signorelli)
15. Libertà ed eguaglianza nelle costituzioni democratiche del 900 (Andrea Giorgis)

Domenica 18 settembre, ore 15,30

16. Bobbio e il modello liberalsocialista (Michelangelo Bovero)
17. Teorie della giustizia da Walzer a Sen (Salvatore Veca)
18. La legge e la sua giustizia (Gustavo Zagrebelsky)

Alcuni testi introduttivi alle lezioni

1. Mauro Barberis, Libertà, Il Mulino, Bologna 1999
2. Norberto Bobbio, Eguaglianza e libertà, Einaudi, Torino 1995
3. Michelangelo Bovero (a cura di), Quale libertà. Dizionario minimo contro i falsi liberali, Laterza, Bari 2004
4. Ian Carter, La libertà eguale, Feltrinelli, Milano 2005
5. Herbert L. A. Hart – John Rawls, Le libertà fondamentali, La Rosa Editrice, Torino 1994
6. Sebastiano Maffettone (a cura di), Libertà ed eguaglianza, La Rosa Editrice, Torino 1992
7. Franco Sbarberi, L’utopia della libertà eguale. Il liberalismo sociale da Rosselli a Bobbio, Bollati Boringhieri, Torino 1999
8. Amartya Sen, L’idea di giustizia, Mondadori, Milano 2009
9. Nadia Urbinati, Liberi e uguali. Contro l’ideologia individualista, Laterza, Bari 2011
10. Salvatore Veca, La bellezza e gli oppressi. Dieci lezioni sull’idea di giustizia, Feltrinelli, Milano 2002
11. Michael Walzer, Sfere di giustizia, Laterza, Bari 2008
12. Gustavo Zagrebelsky, La legge e la sua giustizia, Il Mulino, Bologna 2008

Le informazioni relative alle quote di partecipazione e alle modalità d’iscrizione verranno trasmesse in seguito, attraverso il sito e le newsletter.

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