ULTIME

  • Prato – “La tecnologia ci cambia la vita? Il caso del Lavoro” 16 gennaio 2021
  • Borsellino, ‘Report’ di Rai3 continui su Trattativa Stato-mafia, ignorando le minacce 10 gennaio 2021
  • UN MATTARELLA SAGGIO CHE DIFENDE LA CARTA 8 gennaio 2021
  • L’Autonomia differenziata minaccia l’Unità dell’Italia 6 gennaio 2021
  • In spregio ai cittadini   5 gennaio 2021
  • Vergogna Regeni, Roma denunci l’Egitto all’Onu 4 gennaio 2021
  • Lottiamo insieme per le nostre libertà
  • Wikileaks: verdetto finale per Assange, occhi puntati su Londra il 4 gennaio 3 gennaio 2021
  • Tanti auguri di feste serene a tutte e tutti! 24 dicembre 2020
  • STRAGE DEL 904, L’ITALIA SCOPRE CHE LA MAFIA UCCIDE AL NORD
Libertà e Giustizia
  • Iscriviti alla newsletter
  • Sostienici
  • Diventa Socio
  • Login
  • Home
  • Chi Siamo
    • Lo Statuto
    • La redazione del sito LeG
    • Le Persone
    • I circoli
    • Le scuole
  • Appelli
  • Iniziative
    • Eventi dei Circoli
    • Manifestazioni
  • Approfondimenti
  • Stampa
    • Rassegna Stampa
    • Rassegna Stampa Bologna 11.03.17
    • Comunicati stampa
  • Progetti
    • Progetto Scuola di Bologna 2017 – Una società senza lavoro?
    • Progetto Costituzione e Legalità (LeG-Pescara)
    • Maratona Costituzione d’Europa
    • Piccolo Atlante Della Corruzione
    • A scuola di Costituzione
  • Contatti

Quelli del sì e quelli del no

Spec. L.Elettorale | 8 settembre 2015 | 2 | di Elisabetta Rubini
Quelli del sì e quelli del no

Negli ultimi giorni il presidente del consiglio si è (nuovamente) esibito in una serie di anatemi contro i suoi ormai usuali nemici di comodo. Davanti al blasonato pubblico dell’incontro di Cernobbio ha tuonato contro i “salotti buoni”, mentre al festival dell’Unità a Milano ha riproposto la divisione degli italiani tra i buoni – quelli del sì – e i cattivi – quelli del no.

Mentre non è chiaro ormai a cosa si riferisca la vetusta espressione “salotti buoni”, che finita l’era di Mediobanca non pare avere concreti riferimenti nel paese, è invece chiarissimo con chi se la prende Renzi nella contrapposizione tra quelli del sì e quelli del no.

I primi si identificano con coloro i quali, nell’immaginario del presidente del consiglio, aderiscono entusiasti alla via del cambiamento tracciata da lui medesimo, senza opporre inutili obiezioni o sollevare sgraditi dubbi.

I secondi, va da sé, sono invece coloro i quali obiettano, distinguono, criticano e, così facendo, dimostrano un’attitudine deplorevolmente recalcitrante rispetto alle luminose prospettive indicate dal governo.

Sono quelli che, anziché inghiottire contenti le “riforme” – qualsiasi cosa voglia dire questo termine, che ha smarrito ogni aggancio a precisi dati di realtà – pretendono di dire la loro, di suggerire alternative, di invocare (addirittura!) superiori competenze. Sono, insomma, i “gufi”, anzi meglio: i “gufi laureati”! espressione di nuovo conio varata a Milano e che avrà sicura fortuna presso gli estimatori del tirar dritto.

Nel suo evidente tentativo di ipersemplificare i conflitti e le complessità della vita associata, il presidente del consiglio sembra avviato verso l’utilizzo di un linguaggio sempre più smaccatamente populista: da un lato, i “salotti buoni”, in cui oscuri potenti tramano contro di lui, vengono evocati allo scopo di sollecitare la solidarietà del “popolo”, dei piccoli imprenditori, della classe media. Dall’altro, una falange di “sapientoni” sempre ostili, che antepongono i loro privilegi al bene del paese, sono dipinti per tirare dalla propria parte i “semplici”, per far apparire le opposizioni come minoritarie e passatiste. Alle quali si contrappongono i fiduciosi, i progressivi, i sani.

Quante volte in tragiche vicende del passato si è dovuto assistere a questo utilizzo sconsiderato del linguaggio per screditare chi la pensa diversamente, per costruire artificiose alleanze contro nemici immaginari?

E’ un linguaggio umiliante, per chi lo usa e per i cittadini che ne sono involontari destinatari; i quali vengono interpellati non come cittadini pensanti ma come “pubblico” suggestionabile mediante vaghe parole d’ordine e la creazione di barriere tra chi la pensa come il capo e chi invece no. In un mondo complesso e su temi ardui come il funzionamento della democrazia, nessuno ha la risposta giusta in tasca e tutti – “sapientoni” per primi – devono essere aperti al confronto. Ma certamente il linguaggio del populismo non è il linguaggio della democrazia.

Riforma Senato
Prima
Sulle riforme l’alibi dei cavilli non funziona
Dopo
Il messaggio dell’imperatrice

Articoli correlati

  • Un bicameralismo farraginoso e insulso. Una replica a Pombeni (1)

    Un bicameralismo farraginoso e insulso. Una replica a Pombeni (1)

  • Nuovo Senato: caos “transitorio”

    Nuovo Senato: caos “transitorio”

  • La Costituzione invertebrata – Il rischio di una Democrazia senza Legge

    La Costituzione invertebrata – Il rischio di una Democrazia senza Legge

  • Lasciatemi dire: che schifo!

    Lasciatemi dire: che schifo!

2 commenti

  • stefania ronchi 9 settembre 2015 at 10:26

    sono indignata e sostengo il vostro appello. Dov’è il Garante, il Presidente della Repubblica????? va bene l’appello, ma chiedete a ciascuna personalità pubblica di schierarsi!!
    Stefania Ronchi

  • palinuro 9 settembre 2015 at 14:54

    Stefania Ronchi – La Sua sacrosanta richiesta si scontra con la banale considerazione che, per esempio, il Presidente Matttarella si è già pubblicamente “schierato” nel momento in cui ha firmato, e promulgato, la legge elettorale. Se poi consideriamo che questo sconcio di legge è in rapporto simbiotico con il disegno di riforma del Senato, nel senso che l’una è funzionale all’altra e viceversa, cioè nel senso che l’una non avrebbe senso senza l’altra, ho motivo di ritenere che – non foss’altro che per coerenza – il Presidente Mattarella firmerà anche la legge di riforma.
    Le consiglio di leggere (o rileggere) una chicca di Camilleri del 1993, “La bolla di componenda”, che tratta di quelle forme di compromesso, di transazione, di accordo non scritto (guarda caso! come il patto del Nazareno!) che fanno parte delle storia politica, e non solo, siciliana ed italiana. Storia – aggiunge Camilleri – che è di per sé una grande componenda.

Lascia un Commento Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA
Cambia immagine

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Seguici

SPECIALE SENATO

  • Sandra Bonsanti: Non siamo un’altra via rispetto a Grasso, ma servono progetti

    Sandra Bonsanti: Non siamo un’altra via rispetto a Grasso, ma servono progetti

    7 dicembre 2017 | 0
  • Legge popolare anti-pareggio bilancio a un anno dal referendum costituzionale

    Legge popolare anti-pareggio bilancio a un anno dal referendum costituzionale

    30 novembre 2017 | 2
  • Coordinamento per la Democrazia Costituzionale: Non ci rassegnamo al Rosatellum, la questione non è chiusa

    Coordinamento per la Democrazia Costituzionale: Non ci rassegnamo al Rosatellum, la questione non è chiusa

    6 novembre 2017 | 2
  • Besostri: E’ stata sacrificata la rappresentanza

    Besostri: E’ stata sacrificata la rappresentanza

    4 novembre 2017 | 1
  • Rosatellum, chi vince vota doppio

    Rosatellum, chi vince vota doppio

    25 ottobre 2017 | 1
  • In Senato con la petizione di 160mila firme contro il Rosatellum

    In Senato con la petizione di 160mila firme contro il Rosatellum

    22 ottobre 2017 | 0
  • LEGGE ELETTORALE, IL CDC RICEVUTO DA GRASSO

    LEGGE ELETTORALE, IL CDC RICEVUTO DA GRASSO

    21 ottobre 2017 | 0
  • Gianluigi Pellegrino/Col nuovo sistema elettorale voti uno, eleggi un altro

    Gianluigi Pellegrino/Col nuovo sistema elettorale voti uno, eleggi un altro

    18 ottobre 2017 | 0
  • LA STANCA DEMOCRAZIA

    LA STANCA DEMOCRAZIA

    15 ottobre 2017 | 2
  • No alla fiducia, No a questa legge elettorale che renderà sempre più il parlamento subalterno alla volontà dei capi partito

    No alla fiducia, No a questa legge elettorale che renderà sempre più il parlamento subalterno alla volontà dei capi partito

    11 ottobre 2017 | 1
  • Basta con le leggi elettorali pensate per zittire gli elettori

    Basta con le leggi elettorali pensate per zittire gli elettori

    8 ottobre 2017 | 1
  • L’appello: “Lasciateci scegliere i parlamentari”

    L’appello: “Lasciateci scegliere i parlamentari”

    4 ottobre 2017 | 0
  • Una buona legge elettorale è condizione per garantire la Costituzione

    Una buona legge elettorale è condizione per garantire la Costituzione

    21 settembre 2017 | 1
  • SOLO FORTE PRESSIONE PUBBLICA PUO’ FARE USCIRE DA PARALISI LA LEGGE ELETTORALE

    SOLO FORTE PRESSIONE PUBBLICA PUO’ FARE USCIRE DA PARALISI LA LEGGE ELETTORALE

    14 settembre 2017 | 1
  • Legge elettorale: un dibattito alla luce del sole. No a sistemi Ogm e al IV Parlamento di nominati

    Legge elettorale: un dibattito alla luce del sole. No a sistemi Ogm e al IV Parlamento di nominati

    26 agosto 2017 | 0
  • NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

    NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

    10 agosto 2017 | 1
  • UNA LEGGE ELETTORALE A DIFESA DELLA CARTA

    UNA LEGGE ELETTORALE A DIFESA DELLA CARTA

    6 agosto 2017 | 0
  • Costituzione e legge elettorale due buone scosse programmatiche

    Costituzione e legge elettorale due buone scosse programmatiche

    2 agosto 2017 | 0
  • una democrazia senza popolo? Incontro con Carlo Galli

    una democrazia senza popolo? Incontro con Carlo Galli

    9 luglio 2017 | 0
  • BRANCACCIO, SANTI APOSTOLI, SONO DUE PROGETTI

    BRANCACCIO, SANTI APOSTOLI, SONO DUE PROGETTI

    3 luglio 2017 | 0

Su Facebook

Su Flickr

Ultimi commenti

  • Paolo Barbieri ANCORA APPELLI ALLA MEDIOCRITÀ? No, grazie! Non in mio nome!...
  • Lorenzo Lombardi bell'articolo. Ho scritto qualcosa di uguale. haz click aquí. visita...
  • Giuseppe Ambrosi Ancora una volta, come in modo ricorrente nel passato, le...
  • Paolo Barbieri La Democrazia nel nostro paese, ma non solo, langue per...
Questo sito è stato realizzato da Shange.it
Informiamo che in questo sito sono utilizzati solo “cookies tecnici” necessari per ottimizzare la navigazione o per statistiche di accesso; il presente sito può consentire l’invio di “cookies di terze parti”. Non sono utilizzati cookies di profilazione. Puoi avere maggiori dettagli e indicazioni sull’uso dei cookies utilizzati dal presente sito visionando l’informativa estesa. Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, anche mediante l’accesso ad altra area o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio un’immagine o un link), ciò comporta la prestazione del consenso all’uso dei cookies specificati nell’informativa estesa (art. 4.1. Provv. Generale n. 229 dell’8.05.2014 Garante Privacy). Accept Informativa Estesa
Privacy & Cookies Policy