In queste ore che si susseguono ancora all’insegna dell’incertezza ma appena toccate da un po’ di speranza, nessuno sa se davvero Mario Monti ce la può fare, se l’incubo del fallimento è superato.
L’incertezza è comprensibile in un Paese come l’Italia provato dagli anni di un presidente del consiglio votato all’ inganno: se ne va davvero e cosa chiede o chiederà in cambio, magari all’ultimo momento?
Difficile dunque sottrarsi a questo sentimento di timore. Ma fatta questa premessa, confesso di non capire coloro che comunque si oppongono a questo governo di emergenza e chiedono elezioni anticipate subito.
Cerco, dopo questi terribili 17 anni, di fare il conto delle cose positive che le dimissioni di Berlusconi comportano.
Lui, intanto, se ne va. Dove non ci interessa: a curare gli affari delle sue aziende, oppure soltanto a curare le sue piante esotiche in qualche villa in qualche isola dell’oceano.
Lui non ci sarà più e non ci saranno più leggi contro l’autonomia della magistratura o manovre contro l’informazione. Inoltre sarà stato fatto un passo avanti per cercare di risalire la china del disastro economico.
Non dovremo più preoccuparci di un capo del governo che va in giro raccontando barzellette e pagando giovani donne.
Forse avremo meno dibattiti televisivi fatti di urla e voci stridule e false, di parte berlusconiana che hanno mortificato purtropp0o anche coloro che opponendosi cercavano di tener testa. Non se ne può più, vorremmo più cultura e una politica seria e non gridata e più inchieste.
Forse avremo anche meno intrighi e meno corruzione, meno piduisti in giro e più verità che possono finalmente venire alla luce.
Forse avremo anche meno attacchi alla Costituzione e più rispetto per la nostra Storia.
Forse i giovani potranno cominciare a sperare che i privilegi e le ingiustizie avranno fine.
Forse…. Certo, c’è da attendersi di tutto e lo sappiamo: Letta alla vicepresidenza? Alfano o Nitto Palma o chi per loro alla Giustizia?
E qui, chi fa le trattative e le consultazioni, per primi Mario Monti e il presidente Napolitano, sanno che molto si può chiedere, nel nome di un recupero di credibilità e dunque di un salvataggio in extremis. Ma non di rinunciare a un recupero della legalità perduta. Cominciamo a ricostruire da questo principio fondamentale perché è stato proprio per averlo calpestato ed abbandonato che siamo arrivati nel precipizio.
Vale dunque la pena di imboccare la strada del governo Monti, per difficile che sia. E bisogna crederci, senza retro pensieri. Bisogna aver fiducia che taglierà i privilegi. E che ci porterà alle urne, fra un anno e mezzo, con una legge elettorale giusta e rispettosa della volontà dei cittadini. Lo dico anche a quella sinistra e agli amici dell’Italia dei Valori con i quali in questi anni ci siamo trovati fianco a fianco nelle proteste e nella richiesta di dimissioni.
È una partita difficilissima. Ricordiamoci di quando, prima ancora che finisse del tutto la guerra, gli italiani furono chiamati a darsi governi e organizzazione dello Stato per cominciare a ricostruire: nell’emergenza più drammatica seppero trovare i motivi per collaborare per un breve periodo, sapendo che dopo avrebbero avuto gli strumenti per dividersi ancora e combattersi politicamente e democraticamente.
Salvato il Paese, le elezioni ci faranno uscire davvero per sempre dagli anni di Berlusconi.
Pingback: Il punto- Sì al governo Monti, ripartendo dalla legalità – di Sandra Bonsanti -10 novembre 2011 – Stralcio tratto da : www.libertaegiustizia.it » Circolo di Roma
indubbiamente la partita è difficile riuscire a bonificare una nazione dopo 17 anni di berlusconi non è facile mi auguro che i partiti più maturi riescano a fare gruppo quantomeno per abbozzare una via che ci faccia ritornare nella legalità e nella giustizia senza scendere a compromessi. con calma poi sarà interessante capire come ha fatto un paese che era già conosciuto il fascismo cadere nelle fauci del caimano, saranno analisi interessantissime.
eravamo allo stremo, auguri prof. Monti
Leggendo questo intervento, ho avuto come la sensazione che Sandra Bonsanti mi avesse letto nel pensiero (chissà quanti altri l’hanno avuta), sia riguardo ai timori, sia riguardo alle speranze e alla consapevolezza dei benefici che l’uscita di B. dalla scena politica comporterà. Una fotografia perfetta di queste ore, con un sano realismo che non rinuncia alla più rigorosa difesa dei princìpi democratici. Si è arrivati fin qui non senza le ultime (speriamo) forzature di B: un Rendiconto che, secondo autorevoli pareri, non si sarebbe potuto più votare prima di 6 mesi, la volontà di dettare tempi e modi a Napolitano. Ma la sensazione è che questa volta in qualche modo si sia riusciti a fare argine alle manovre berlusconiane. Ora attenti a questo insidioso maxi-emendamento e attenti alla richiesta di avere un guardasigilli compiacente e a chissà quali altre pretese. Ma non buttiamo via a priori le cose buone che un governo tecnico può offrire, a parte gli aspetti economici: svelenire e deberlusconizzare la politica, salvare il prezioso lavoro dei referendari, risparmiarci una campagna elettorale avvelenata e “porcellizzata” in cui magari B., ancora a Palazzo Chigi e con il solito impero mediatico, si giocherebbe il tutto per tutto. L’Italia dei Valori, che sicuramente ha avuto grandi meriti nel fare un’opposizione senza sconti quando B. sembrava incantare anche una parte della sinistra e si è impegnata tanto per raccogliere le firme, rifletta bene sulle sue scelte.
P.S. Un altro beneficio: in prospettiva si aprirebbe la possibilità, nel 2013, di un’elezione unanime di Mario Monti al Quirinale, per quel ruolo a cui B., al di là delle dichiarazioni, non ha mai smesso di pensare (solo l’idea ci fa tremare), se non per sé, per qualcuno del suo entourage (tipo Letta). Anche questo è un elemento di cui tener conto.
vorrei sapere chi e questo monti e se e una persona onesta anche se l onesata e un utopia e come pensa di farci uscire da questa merda che e stata fatta dalle banche dalle borse e dalle persone disoneste io non ho un lavoro quindi non posso dare un niente vedremo piu avanti come finira
Carissima Alessandra,
stimo e condivido quello che hai scritto sul dopo-Berlusconi, ma ho dei dubbi sulla sua concreta attuabilità. Intanto Mussolini, alla formazione dei governi di coalizione, era stato messo a capo volto in giù grazie alle decisioni del CLN di cui fu parte attiva e ideale il grande e oggi purtroppo obliato Feuuccio Parri. Inoltre nonostante l’ingombrante presenza degli eserciti alleati, nessuno avrebbe, in quei giorni, avuto il coraggio di prendere le parti dell’ex dittatore. Le ferite della guerra erano ancora sanguinanti, mentre oggi , la parte che ci auguriamo stia per soccombere, ha ancora molte carte da giocare. Speriamo che all’ocorrenza, Napolitano sappia far buon uso del suo potere di capo delle forze armate, giacché la macelleria sociale che conseguirà all’insediamento di questo governo, potrà provocare tensioni sociali e sommosse di cui è imprevedibile la portata e l’epilogo.
Auguri davvero infiniti al prof. Monti… Lo attende un compito gigantesco, pari solo alla nostra speranza di cambiamento, di ri costruzione dell’etica della politica e della buona amministrazione.Speranza e paura. Addolora profondamente tutto il tempo perduto, questi ultimi mesi sprecati. Dopo la lettura odierna di Repubblica vedo che già si scatenano le lotte per nomi e posti di ministro, il mercato e le trattative…….Vedo che IDV si smarca dopo aver raccolto con Parisi le firme per cambiare la legge elettorale…Che distruttiva follia.
Sì: bisogna crederci, bisogna credere che Monti ce la faccia,possa ricucire l’Italia e ricostruire nella legalità. Sperare che le opposizioni , che il PD vigilino sulla legge stabilità, sui colpi di coda: senza cedimenti e compiacenze. Senza altri inciuci.Credo che tutti sappiamo che ci attendono sacrifici e rinunce: ma non ai tagli di caste e costi inutili, di sprechi e opere superflue. Che l’opera pubblica prioritaria del paese suia la sua rifondazione morale, siano la sicurezza del suo territorio, delle scuole, del suo paesaggio. E la definitiva liberazione della RAI dall’egemonia dei partiti tutti.
Sì, siamo allo stremo, ma non definitivamente perduti.
Anche io penso che la classe politica di sinistra debba assumersi la responsabilità di una scelta difficile, ma necessaria. Il nuovo governo del paese deve però dare immediati segnali di credibilità e non solo attraverso “riforme” che certamente peseranno su tutti, ma concretizzando principi di legalità ed equità, superando odiosi privilegi ed una gestione del potere che ha perso di vista il bene comune e che è ormai diventata intollerabile.
Causa dei mali delle “crisi” e della futura povertà è ed è stato più
volte ribadito, la finanza d’assalto, le banche. Ebbene in Italia ed in
Grecia, per attutire la crisi ( quale crisi’)(quella causata da Loro)cisi mette capo dei governi dei “Finanzieri”, ovvero quelli che negli
anni scorsi avrebbero dovuto proteggerci ed avvisarci che se andavamo avanti così saremmo cascati malissimo. Ovvero sono la causa di
questo disastro e noi li nominiamo Capi di Governo cosìcchè queste persone non faranno altro che tutelare loro stesse ed i loro sbagli!!!!!
…chi sarà è tutelato secondo Voi??’
Saluti a Tutti..Meditate e nessuno si muove!!!!!
Sempre loro i finanzieri e le banche, noi poveri peones a salvare le banche
con tasse sovratasse e promesse di una rinascita che non ci sarà mai con
queste persone!!!!!!!!!!!
d’accordissimo
Monti???? Ma sapete CHI È MARIO MONTI???? è uomo della Goldman Sachs, l’entità finanziaria che ha creato i subprime, i derivati e il crack finanziario Greco truccandone i conti con la finanza creativa. inoltre è membro attivo del GRUPPO BILDERBERG e direttore europeo della COMMISSIONE TRILATERALE, le 2 società segrete fondate da Rockfeller e soci per creare il Nuovo Ordine Mondiale. per favore, spegnete la tv, chiudete i giornali, e INFORMATEVI DAVVERO!!!!
“Salvato il Paese, le elezioni ci faranno uscire davvero per sempre dagli anni di Berlusconi.”, dice la Bonsanti.
Quante certezze. O sono sono atti di fede? I termini entusiastici della Bonsanti sembrano immeritatamente indicare in Monti il nuovo, l’ennesimo, Uomo del Destino. Colui che farà sciogliere vent’anni – vent’anni! – di berlusconismo come neve al sole e al vento. Sarebbe preferibile, nello spirito dei valori repubblicani, che si parlasse della ricerca di uno Statista.
Magari soltanto per non dar ragione a Karl Kraus che cinicamente sosteneva che, abbattuti i tiranni, conviene sempre conservare i piedistalli: la storia insegna che tornano sempre utili.
Concordo su tutto, ho solo un dubbio, sulla durata. È proprio necessario che l’eventuale governo Monti duri un anno e mezzo? Non un po’ meno?
Condivido perfettamente l’analisi fatta dalla Bonsanti. In questo momento difficile e complesso per il paese è auspicaqbile che le forze di sinistra non commettano errori di valutazione. Diano senso di responsabilità e un pò di fiducia al probabile successore di Berlusconi, prof. Mario Monti. Nei periodi più cupi gli italiani sono stati solidali e nello stesso tempo perspicaci. Auguri al prossimo Presidente del Consiglio. E che Dio ce la mandi buona!
gilbtg
cara Sandra hai colpito nel segno.
Tutto è difficile. E il compito che aspetta Mario Monti è immane.
Quello che mi fa specie è che molti non considerano quanto sia tragico il lungo periodo che stiamo vivendo. L’Italia è stremata, ma gli italiani, compreso parecchi politici, non vogliono farsene carico. I piccoli interessi di bottega prevalgono sempre. (il berlusconismo ha come lascito anche questo aspetto culturale che pervade anche la sinistra).
Realisticamente, l’eventuale governo Monti sarà a base di lacrime e sangue. Ma almeno ho la speranza di maggiore equità e migliore democrazia.
Ma cosa abbiamo avuto finora? Le giornate che si susseguono non sono giornate di “guerra”? Non stiamo pagando con lacrime e sangue? Inoltre la nostra dignità di cittadini italiani dove è finita?
Sandra ha fatto un elenco che è solo parziale, ma sufficiente per dire che non ne possiamo più; qualsiasi governo è meglio della situazione attuale. Il governo Monti inoltre non si prospetta come un “qualsiasi governo”, la storia ed il carattere del personaggio ci fanno sperare in: rigore, serietà, giustizia, equità, onestà intellettuale e rispetto a livello internazionale.
Alberto
Mi sembra molto prematuro, molto ingenuo, molto illusorio e pericolosamente imprudente arrivare a conclusioni così ottimistiche. Stiamo a vedere, fra diciotto mesi.
“Berlusconi va ringraziato, perché nel ’94 ci ha salvato dalla Sinistra di Occhetto aprendo alla rivoluzione liberale.“. IPSE DIXIT Mario Monti ad Otto e Mezzo circa un anno fa . Siete proprio sicuri che sia la persona giusta per ricucire l italia ? Io comincerei a cercarmi un altro sarto.
Sono del tutto contrario all’ipotesi di un governo Monti, se non come governo incaricato di portarci immediatamente alle elezioni: è illusorio immaginare che una classe politica (compresa quella di opposizione) che ha prodotto questo sfacelo abbia qualche capacità di rimediare al danno. Sono comunque rassegnato perché non riesco a vedere nessuna via d’uscita se continueremo anche dopo con politici come Veltroni e D’Alema che sono i veri responsabili del disastro. Mi spiego con una metafora, quando la Polizia non svolge il suo ruolo diviene la vera responsabile dei reati: il farabutto, in fondo, fa solo il suo mestiere, così come ha fatto Berlusconi.
Concordo su tutto. e, vivendo all’estero (in Francia) da anni, aggiungo che farò meno fatica a difendere l’Italia cui appartengo. La strada è lunga e difficile.
Auguro a Monti, l’unico in grado di darci una speranza in questi momenti drammatici, di riuscire a mettere insieme un governo che faccia gli interessi dell’Italia e non personali o di partito. In tanti siamo disponibili a fare sacrifici per salvare il nostro Paese, purché sia credibile chi ci governa…
Grazie
In questi giorni si sente spesso parlare di “lacrime e sangue” e il pensiero corre subito allo splendido discorso di Churchill, ma il grande politico parlava del lungo periodo di fatica e sofferenza che l’Inghilterra avrebbe dovuto affrontare conducendo una BATTAGLIA per salvarsi dalla minaccia di una “mostruosa tirannia”. I cittadini inglesi hanno dimostrato una straordinaria capacità di resistenza perché capivano il senso di ciò che era loro richiesto.
Ora le lacrime e il sangue ci vengono richieste …. ma molti di noi non credono che serviranno a salvarci da una speculazione che continuerà a giocare con la vita delle persone e con la libertà dei popoli.
Comprendo che in questo momento altro non si possa fare che accettare quello che ci è stato imposto ed anche se il mio cuore batte con “gli indignati” che pacificamente ci ripetono che un altro mondo è possibile non riesco a vedere come un cambiamento verso una società più giusta possa realizzarsi. Dove sono i politici? Vi prego di indicarmeli.
Il professor Monti ha una sicuramente grande competenza. Immagino che tutti coloro che lo vedono come la nostra grande speranza conoscano bene il suo percorso, le sue idee in materia economica (non propriamente di Sinistra per usare vecchie categorie politiche alle quali mi ero affezionata). Di che discutere allora? Qualcuno vince, altri (più o meno i soliti) perdono e versano il loro sangue per la salvezza di interessi comuni (?)
Solo, per piacere, non chiamiamola “democrazia”. Troppo troppo nobile parola.
Silvia Venier
Avendo perso, all’età di tredici anni, la fede nei confronti delle asserzioni di una tradizione più che millenaria cui comunque dobbiamo, in occidente, gran parte dei nostri convincimenti etico-sociali, non mi sento di recuperarla nei confronti di Mario Monti e di un governo di emergenza da lui presieduto. Non ho le competenze per dare suggerimenti efficaci circa l’uscita dalla crisi che il Paese sta attraversando. So solo che qualsiasi provvedimento -politico, economico, legislativo- preso in nome dell’emergenza sospende le garanzie democratiche: nella fattispecie, la normale dialettica governo-opposizione che è forse il frutto più fecondo della democrazia rappresentativa. Non solo, ma credere che l’uscita dal berlusconismo significhi “sic et simpliciter” la soluzione dei problemi che affliggono il Paese mi sembra ingenuo e riduttivo. Forse vale la pena di riflettere sul fatto che probabilmente il berlusconismo è (anzi, speriamo sia stato) l’aspetto patologico della visione economica neo-liberista inaugurata da Reagan negli anni ’80, sperimentata – nella sua forma violenta – nei Paesi del corno dell’America Meridionale (si ricordi il ruolo della CIA nella vicenda Allende) negli anni ’70. Forse la soluzione Monti, ammesso che Berlusconi non tiri fuori il coniglio dal cappello, è la meno peggiore e staremo a vedere. Se però ci si ostina a voler risolvere i problemi del Paese all’interno di un paradigma economico che vede il Mercato in senso lato e i mercati finanziari nella fattispecie come i regolatori della politica, non credo che la democrazia, qui e altrove, avrà molto da prosperare. Forse una riflessione sostenuta da argomenti ben fondati su questo tipo di problemi, da offrire ai partiti della sinistra in vista della prossima scadenza elettorale, non sarebbe fuori luogo da parte di Libertà e Giustizia
L’ipotesi di un governo Monti che vada oltre l’ordinaria amministrazione e l’approvazione di una veloce riforma della legge elettorale mi sembra solo velleitaria e intrinsecamente autoritaria. Sono convinto che non esistono soluzioni semplici per problemi complessi, tanto più se tutto il processo viene condotto dal peggior presidente della repubblica dell’intera storia d’Italia, quello che ha firmato senza battere ciglio le peggiori leggi di Berlusconi, quello che ha rinviato il voto di sfiducia e ha consentito a Berlusconi di avere il tempo per comperarsi i parlamentari, quello che, infine, si è inventato il pericoloso precedente delle dimissioni post-datate, quello che non ha mai svolto in modo accettabile il suo ruolo nel consiglio superiore della magistratura, quello che ha nominato ministri persone impresentabili (vorrei ricordare che la Costituzione attribuisce al presidente di consiglio unicamente il potere di proporre i ministri, non di nominarli) …
Noi Italiani siamo molto bravi a discettare e sviscerare senza mai proporre.
Io sento che questo momento non è più il momento di scetticismi o individualismi, ma è il momento di una soluzione presa con compattezza da tutti coloro che credono veramente nella necessità di salvare la democrazia, e la legalità nel nostro paese.
Prima usciamo da quest’incubo e poi discuteremo.
Diamo fiducia a Napolitano ed anche a Monti, a chi se no?
Urge un referendum contro il signoraggio bancario cosi come ha richiesto la Grecia, (la quale è stata invitata poco ortodossamente dalla U.E. a rientrare nei ranghi per pagare questo fantomatico debito creato ad oc per rompere i maroni a tutte le costituzioni mondiali). Referendum che l’Islanda ha già attuato con gran successo. Senza questa premessa, qualsiasi legge elettorale diventa un uroboro che si morde la coda e non se ne esce mai Poichè nessun partito che dicasi onesto, ha mai accennato alla possibilità di uscirne con un referendum di questo genere, se ne desume che questa condizione (il signoraggio bancario) sia il cavallo di battaglia di politici e amministratori per cavalcare le marsine del potere ed arrivare al sogno sionista degli illuminati. Gli unici sacrifici che dovremo fare saranno i medesimi che ha affrontato l’Islanda che come densità popolativa è di molto inferiore alla nostra. Informatevi sul sistema adottato dagli Islandesi che come prima cosa, hanno mandato a pascolare i politici da un’altra parte… stessa cosa dovremmo fare noi, e la possibilità di farlo c’è, visto che non vogliono togliersi dai maroni, c’è l’art. 361 della legge 30 marzo 1957…. se la popolazione non ritira la scheda pur presentandosi ai seggi con 5 buste da lettera, nelle quali depositare la motivazione del mancato ritiro, (in questo caso si può dire che nessuno degli iscritti presso le liste elettorali è in grado di rappresentarci), LA SCHEDA VIENE BLOCCATA E MESSA A VERBALE E LA MAGGIORANZA NON PUò USUFRUIRNE COME INVECE QUANDO NON CI SI PRESENTA ALLE URNE. Meditate gente… meditate. La legge esiste ma esiste anche la disinformazione.
http://www.controtuttelemafie.it/libro%20speculazioni.htm
httpwww.youtube.comwatchv=y6XFDd25cwE
Credo che solo un governo Istituzionale sia in grado di riportare le cose in una situazione civile e democratica, dapo lo sfascio completo, il degrado e la cultura del governo Berlusconi, con tutti i suoi seguaci infiltrati in ogni posto di comando delle istituzioni e dell’economia.
Superare tutto ciò non basterà di certo il sig. Monti, anche se da qui si dovrà cominciare. Per questo penso che la durata ed il programma del nuovo governo dovranno avere dei confini precisi, di tempo e programma. Poi toccherà alle forze politiche riprendere un percorso che è tutto da inventare, con nuovi soggetti e idee. Sapendo che tutte le forze politiche, fino ad oggi, hanno fallito in programmi e prospettive; ci aggiungerei anche le categorie imprenditoriali (quanti abbracci e ovazioni a Berlusconi!!). Quello che chiedo a voi tutti e a tutte quelle persone che hanno avuto il coraggio e la capacità di ribellarsi ed indignarsi a quanto succedeva nel nostro paese, è di vigilare e continuare a farsi sentire, manifestare e proporre, perchè dai parlamentari che dovranno sostenere il nuovo governo non c’è molto da aspettarsi, parecchi continueranno nei loro giochetti e affari personali. Per ultimo sarebbe una cosa assai squallida ritrovarsi come ministri persone che sono state la causa principale dei nostri guai. Un cordiale saluto.
Credo che il governo presieduto dal Sen. Monti sia l’unica scelta per il nostro Paese così in difficoltà. Il Presidente Napolitano ha atteso che le forze politiche suggerissero o facessero qualche cosa di concreto ma alla fine non ha avuto scelta ed ha fatto con grande intelligenza la scelta migliore . Sicuramente Il Prof. Monti dovrà proporre soluzioni difficili ma nessun cittadino si sentirà tradito se le proposte verranno da una persona di grande autorevolezza, serietà, preparazione ed onestà intellettuale, perchè oltre che scelte difficili, il neosenatore a vita, saprà combattere l’illegalità, gli assurdi privilegi e la grande evasione fiscale che da troppi anni affligge la nostra Italia . Io ho molta fiducia, sosteniamolo tutti perchè solo così ci riapproprieremo di diritti e dignità. Da qui anche la politica saprà trovare una strada nuova e riguadagnare la fiducia di tanti che come me non si riconosce più in essa.
Penso che un governo Monti di unità nazionale sia necessario oggi per gestire l’emergenza del baratro finanziario ed economico in cui siamo precipitati. Esso deve sancire una netta discontinuità dal governo di centrodestra e ridare credibilità all’Italia sul piano internazionale. Deve anche realizzare una riforma elettorale in senso democratico pur preservando la logica dell’alternanza senza ritorni indietro al proporzionale o al mercato delle preferenze. Ma mi chiedo perchè un anno e mezzo ? Non diventa così un governo politico che dimostra che tra destra e sinistra non c’è alcuna differenza sostanziale di programmi tanto che possono governare insieme? Un governo se è di emergenza non può non avere una durata limitata, il tempo di provvedimenti urgenti ed improrogabili che mettano in sicurezza la tenuta del Paese sul piano economico-finanziario e di una riforma elettorale e poi ELEZIONI ANTICIPATE alle quali gli schieramenti si presentino con i loro programmi e contenuti e con gli uomini proposti per la loro realizzazione e la parola torni al POPOLO SOVRANO ! Perchè questa ammucchiata (tale diventa sul lungo periodo !)? che rischia di rimescolare le carte degli schieramenti e che mira probabilmente alla creazione di un grande centro che prenda il posto della vecchia DC in un nuovo equilibrio politico che non contempli più schieramenti alternativi ma ali parlamentari con cui il centro può di volta in volta allearsi rimanendo inamovibile al potere. Oltretutto in un momento in cui il centrodestra è fortemente in crisi e disorientato prevedere un lungo periodo prima delle elezioni significa dargli il tempo di riorganizzarsi e magari pur portando tanta responsabilità del disastro attuale andare a rivincere le prossime elezioni.
Una emergenza necessita di un governo di emergenza ma questo dura all’incirca sei mesi se no non è un governo di emergenza è un governo di scelte politiche ed allora non capisco come destra e sinistra possano governare insieme !!!
Spazzato via il bubbone infetto dal corpo malato e provato da una malattia durata 17 anni e provocata da iniezioni quotidiane di volgarità e di barbarie istituzionali di cultura berlusconiana e dal più becero razzismo e della xenofobia più retriva del leghismo celodurista, lunga e costosa dovrà essere la terapia per guarire e risanare un paese esausto da una profonda divisione e da un modo di intendere la politica che definire dissennato è cosa per educande.
Il paese dovrà ora affidarsi a uomini e donne perbene, a persone che non continuino a dividere come ha pervicacemente e proditoriamente fatto l’ex tiranno; non sarà certo facile trovarne di persone che hanno simili caratteristiche; napolitano ritiene che monti possa incarnare quello che in questo momento serve al paese, moderatismo, visione pragmatica, attenzione alle cose da fare e condivisione di scelte; altri invece credono che monti rappresenti il capitale tout court; io sono convinto che entrambe le cose siano vere; però non tutti possono essere considerati uomini adatti a tutte le stagioni; se monti sarà chiamato a risollevare un paese spezzato e schiantato da tre anni di inerzia totale e di incapacità politica, lo sarà per un periodo limitato e poi tornerà al suo ruolo naturale; e poi giudichiamo le persone e i politici per i loro atti, diamogli la possibilità di valutare e poi di scegliere; vediamo, ad esempio, se nella scelta della compagine governativa monti farà opera di rinnovamento o meno, già questo sarà un primo segnale, poi vediamo se le scelte di politica economica comporteranno sacrifici in misura maggiore per i più abbienti e per coloro che finora si sono tenuti lontani dalle casse erariali pagando meno del dovuto o non pagando affatto; vediamo se taglierà realmente i costi della politica e di tutto quello che ruota intorno alla politica, poi tireremo le somme; ha ragione bonsanti nel dire che sia prima che finisse la guerra sia dopo la liberazione, le forze politiche che si erano contrapposte al fascismo (socialisti e comunisti, cattolici e liberali) collaborarono per far risorgere il nostro paese; spero solo che monti non farà come togliatti che per pacificare il paese approvò l’amnistia per i fascisti, dando il salvacondotto a b. e con un colpo di spugna perdonare tutto all’ex tiranno; quanto alla possibile alternativa al governo monti e cioè il percorrere un’altra strada, ovvero la strada maestra delle elezioni, sono convinto che le elezioni sarebbero astrattamente la soluzione migliore, ma non la panacea di tutti i mali, in quanto avrebbero come controindicazione sia un’ulteriore ed infame utilizzo della porcata per rinominare i soliti noti sia il peggioramento della situazione economica con una conseguente deriva finanziaria e con i mercati che stavolta ci darebbero la mazzata finale.
La situazione è tale che non mi pare esistano alternative.
Votare subuto vuol dire attendere , dopo una lancinante corsa e diatriba elettorale, a gennaio-febbraio. Troppo tempo lasciato alla speculazione finanziaria internazionale .
Continuare con affanno giornaliero con qualche pateracchio ancora berlusconiano mi sembra ormai la cosa più rifiutata dalla UE e dai metrcati.
Monti ? mi sembra quel che oggi passi il convento e speriamo che ce la facciamo…Pero’ per cortesia fuori da qualsiasi governo personaggi frusti e scaduti come dini o amato.
il sig Marco 48 dimentica che nei 17 anni di regno del cav. ben SETTE sono stati di Prodi 1 + D’Alema+ Amato e poi Prodi 2 . Ben sette anni e non sono pochi : se è vero, veramente da dimostrare, che la sinistra ha le idee chiare e sa come condurre un Paese mi sapete dire che cosa hanno, ahimè combinato ? Nemmeno levare leggi bizzarre, il conflitto di interessi, proporre ( ad oggi non c’è ) una nuova legge elettorale : e dopo sei anni dal 2005 di Calderoli, sono passati “sei anni ” !!
Questo per dire che di salvatori della Patria non se ne vedono in giro e in fondo Monti non proporrà che il programma di Berlusconi del 94 con qualche variante più dolorosa . Alla faccia della lettera BCE che tanti dubbi a sinistra ha sollevato. Speriamo bene anche se personalmente andrei a votare subito senza tentennamenti ….e vinca il migliore ( !? ).en
Che brutto lascito la conduzione berlusconiana ! Non bisogna disperare, altri momenti difficili sono stati superati facendo ricorso alle energie sane del Paese. La soluzione Monti speriamo che vada in porto. L’Italia deve poter contare nel mondo e questo può avvenire soltanto se convince in termini di credibilità. Buon lavoro Presidente Napolitano.
Giacché l’adozione di un governo tecnico dimostra la sconfitta della politica per far si che il prossimo governo Monti – “missione” non si trasformi in un flop. Urgono introdurre radicali riforme strutturali ad ogni livello, iniziando col rendere i poteri della banca europea simili alla FED americana in quanto questo ci permetterebbe di ritrovarci più pronti ad affrontare e più efficaci nel poter dissipare la speculazione. Diversamente la sovranità andrà in cavalleria di tutti i PIIGS! Pertanto, servono adeguamenti attraverso nuovi “logos”, nuove regole glocali ed aggiornare i fondamentali ad ogni livello:
Sul fronte internazionale serve riformare la perversione dei mercati finanziari 1) iniziando con l’escludere ogni genere di paradiso fiscale (od obbligarli a coatte regolamentazioni! Diversamente a cosa servono i tanti istituti internazionali); 2) regolamentare l’onnipotenza delle agenzie di rating che agiscono senza alcuna sanzione. Questo richiamo l’irrevocabile esigenza di promuovere un’autentica governance europea giacché una moneta senza alcun pertinente governo sempre più difficile risulterà affrontare la speculazione. Così continuando le leadership politiche continueranno ad essere delle autentiche chimere ovvero semplici appendici della finanza! Tutto questo confermato dal fatto che la crisi ultimamente ha già fatto cadere una decina di Premier in Europa ed oggigiorno s’aggiunge perfino quello fallimentare dell’imprenditore Berlusca!
Una moneta unica non può reggere senza un’autentica sistematica unica governance politica come in USA con la FED che velocemente riesce a reagire contro ogni azione speculativa nei confronti del dollaro. Noi invece pur avendo l’€uro come moneta unica restiamo spaesati, sparpagliati con 17 governi questo rende l’intero territorio europeo esposto un’autentica palestra alla mercé della più facile speculazione che come uno spezzatino ci mangia a bocconi, dopo ai paesi PIIGS i morsi sembrano farsi sempre più prossimi ed affondare anche nella Francia.
Cos’ come anche nel locale servono introdurre aggiornamenti ed adeguamenti per meglio attrezzarsi giacché impossibile sarà pretendere di ottenere corrette risposte se manteniamo comportamenti schizofrenici, data l’assurdità ci ritrovarci con un impianto istituzionale Parlamentare totalmente incurvato su modalità Presidenziale ulteriormente estremizzato da un’abnorme enfatizzazione della personalizzazione in conseguenza del non aver ancora voluto risolver la questione del conflitto d’interesse sul fronte della gestione dei media così come per le mancate liberalizzazioni e semplificazioni, ecc..
• Iniziando dalla riforma elettorale quando il paese sarebbe pronto per un bipolarismo più maturo attraverso un autentico sistema più completo che ingeneri un bipolarismo concorrenziale aperto – quanto un sistema elettorale completo come il SEMIALTERNO propugna che strutturandosi su una base proporzionale verrebbe sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale;
• istituzionalizzare le primarie in modo aperto alla “TOP TWO” californiana;
• Aggiungere l’istituto del “write in” sulla scheda elettorale;
• Riduzione dei costi della politica;
• Riduzione dei costi militari;
• Contenimento degli spread stipendiali;
• Eliminare il quorum ai referendum e con l’introdurre il referendum propositivo;
• Introdurre l’istituto della sfiducia costruttiva;
• Dimezzamento dei Parlamentari degli stipendi e revoca dei vitalizi;
• Riduzione dei lauti stipendi alle generazioni degli Yuppies che hanno portato grazie alla finanza creativa “spinta dal logaritmo dell’indeterminazione” gli stipendi nelle CDA a 1500 volte superiori ai comuni operatori;
• Abolizione/Riduzione delle Province.
Ecco allora diciamola tutta Monti lavora per truffarci perchè l’equazione è la seguente:
Il signoraggio in realtà è l’interesse che ogni Stato della CEE deve pagare alla banca privata BCE perché stampa le banconote. La moneta deve essere stampata dallo Stato.
Per stampare una banconota da 100 euro si spendono 30 centesimi, mentre la BCE per ogni 100 euro ne pretende 275, come afferma il professor Giacinto Auriti. (vedere Giacinto Auriti su internet).
PROPRIETARIO DELLA MONETA DEVE ESSERE IL POPOLO NON LA BCE.
Il signoreggio = TRUFFA, è l’interesse che la BCE pretende per la stampa della moneta.
Il debito pubblico è la somma degli interessi che uno Stato deve dare alla BCE. E’ urgente indire un referendum per abolire il signoreggio.
IL DEBITO PUBBLICO E’ UNA TRUFFA, NON SI DEVE PAGARE.