LeG per la libertà di stampa

29 Agosto 2009

Libertà e Giustizia firma l’appello dei giuristi sulla libertà di stampa. L’associazione, presieduta da Sandra Bonsanti, aderisce all’iniziativa lanciata da Cordero, Rodotà e Zagrebelsky e testimonia la sua solidarietà in particolare ai giornalisti di Repubblica e dell’Avvenire, direttamente minacciati e spiati con metodi piduisti, ma in generale a tutti i giornalisti italiani che con questa denuncia di Silvio Berlusconi hanno ricevuto una sorta di avvertimento: è vietato fare domande; è vietato criticare.Il disprezzo per la libertà di stampa e per i giornalisti più volte apostrofati come “domandatori”, nel corso di conferenze stampa, rivelano quanto profonda sia la deriva democratica a cui ci ha portato Silvio Berlusconi.Libertà e Giustizia ha mobilitato tutti i suoi circoli, perché si aprano dibattiti e si organizzino manifestazioni che contribuiscano a tener desta l’attenzione sul tema e a raccogliere firme per la libertà di stampa. Sandra Bonsanti, inoltre rinnova al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’appello che gli ha rivolto l’8 agosto: “Quando il Parlamento è stato esautorato e reso muto, quando la stampa e l’informazione sono quotidianamente vilipese e intimidite, quando il basilare diritto ad opporsi e a lavorare per un Paese diverso è soffocato dai diktat di un potere ormai senza alcun controllo, cosa resta della nostra Democrazia?Lo chiediamo a Te, che ne sei il custode e che sai quanto è costato riaverla una volta che era andata perduta.

Ben lungi da noi dirti cosa fare o cosa dire, ma vorremmo un segnale di condivisione, una parola che ci confermasse che non siamo soli e che nel rispetto della separazione dei poteri e degli strumenti che ci offre la nostra Costituzione, c’è ancora qualcosa che ognuno di noi può e deve fare”.

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