Nel denunciare l’orrore della “black list” comparsa in internet, di 162 professori ebrei, accusati di “fare lobby” a favore dei “sionisti”, LeG annuncia fin d’ora che si costituirà parte civile contro i responsabili che si augura siano rapidamente individuati.
LeG richiama la vigilanza dei provider di servizi che hanno il compito di impedire che simili contenuti finiscano nella Rete.La vicenda è tanto più inquietante in quanto si inserisce in un clima di insofferenza e crescente antisemitismo provenienti purtroppo da molti settori della società italiana.
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