Care socie, sostenitrici, lettrici. Cari soci, sostenitori, lettori.
Innanzitutto grazie per aver aperto questa lettera, così come tanti altri articoli del nostro sito che ogni settimana condividiamo con voi in questa newsletter. Grazie perché è motivante – in questo momento tutt’altro che facile – vedere i numeri di aperture, reazioni, click: parole tecniche, fredde, dietro le quali si cela una comunità di pensiero. Viviamo tempi digitali e bisogna contare anche questi successi impalpabili. Ma nel 2024 è accaduto qualcosa che ci ha visti tornare prepotentemente “in presenza” quando, nel pieno dell’estate, ci siamo ritrovati ai banchetti con decine di movimenti e associazioni per raccogliere l’elevatissimo numero di firme necessario per chiedere il referendum contro l’Autonomia differenziata; e quando abbiamo continuato a farlo, anche se era partita la raccolta di firme online, perché era bello parlare con le persone, sentire l’onda montante di impegno e desiderio di comunità che cresceva malgrado il torvo silenzio, quando non l’aperta denigrazione, della maggior parte dei media.
Un’altra spinta di ottimismo ci è venuta dalla grande, allegra manifestazione del 14 dicembre contro il Ddl Sicurezza. Serviranno, questa determinazione e questa allegria, per affrontare l’obiettivo al quale saremo chiamati quando la Corte Costituzionale – dopo la sentenza che ha sinistrato la Legge Calderoli – avrà verosimilmente decretato l’ammissibilità del referendum: arrivare al quorum, con 25 milioni di italiani e italiane convinti al voto. Dovremo vincere questo pronunciamento popolare così vitale per la nostra democrazia, insieme ai quattro referendum sul lavoro promossi dalla Cgil e quello sulla cittadinanza. Per Libertà e Giustizia – che è parte della Rete La via maestra e del Comitato per il referendum presieduto da professor Giovanni Maria Flick – sarà un obiettivo primario.
L’altro sarà la costituzione di un Osservatorio Autoritarismo, in collaborazione con alcune tra le principali università italiane, preceduta da tre giornate di studio a Roma, Firenze e Milano. Avremo modo di parlarne e di chiedere la vostra partecipazione con idee, presenza, volontà di non cedere la libertà che ci è stata consegnata da madri e padri costituenti.
È questo il nostro augurio per il nuovo anno: un 2025 di consapevole, fiduciosa azione politica per non soccombere alla tracotante volontà di potere delle destre, nel nostro Paese e nel mondo.
Da, ultimo, un invito a sostenere Libertà e Giustizia rinnovando la vostra tessera associativa, associandovi, donando, affinché le nostre attività possano crescere, raggiungere sempre più persone, diventare sempre più incisive.
Buone feste, buon anno nuovo,
Daniela Padoan, presidente di Libertà e Giustizia