Ottobre 2024. Nell’arco di pochi giorni, in due punti diversi del continente europeo, accadono due fatti simili, accompagnati da poche parole di identico significato: in entrambi i casi, un cittadino di origini straniere non si ferma a un posto di blocco delle forze di polizia e viene ucciso dagli agenti. Uno accade nella periferia di Lisbona, l’altro davanti la stazione di Verona.
Nel primo caso il commento è quello di Ricardo Reis, assistente parlamentare di Chega, partito di destra portoghese del gruppo dei Patrioti per l’Europa, il gruppo di nazionalisti che fa riferimento al presidente ungherese Viktor Orbán: «Un criminale in meno e un elettore della sinistra in meno», ha scritto sul suo profilo X che ora risulta inesistente.
«Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere», invece il commento, sempre su X, del ministro italiano delle infrastrutture, vice presidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini.