Leggere, le letture estive (e non solo)

11 Agosto 2024

Lorella Beretta Responsabile Comunicazione Libertà e Giustizia

Le letture dell’estate sono un proposito che si rinnova di anno in anno, anche tra i più autocritici conoscitori di sé stessi consapevoli che la pila di libri non si esaurirà mai. A parte rare eccezioni, ovviamente, guardate con invidia e sospetto. Così sbucano consigli da ogni angolo: i 300 titoli della rivista ilLibraio.it, i 50 del britannico The Guardian, e i 10 titoli per le cosiddette letture sotto l’ombrellone di tante testate di ogni foggia in tutto l’emisfero boreale.

“I giornali vanno a nozze, le gallery fioccano, i reel strabordano”, scrive Marco Rossari, su ilPost, in un divertente cinico, ironico, semiserio articolo dal titolo “Splendori e miserie dei libri dell’estate (e di chi li legge)“.

Il 4 agosto, Papa Francesco ha reso pubblica la sua lettera sul “valore della lettura di romanzi e poesie nel cammino di maturazione personale“. La missiva, come ha spiegato Bergoglio stesso, era inizialmente indirizzata ai candidati al sacerdozio e agli operatori pastorali ma il suo ragionamento – “La letteratura educa cuore e mente, apre all’ascolto degli altri” – si è poi allargato a tutta la comunità di lettori, cristiani e cattolici. ne è nato un dibattito articolato e allargato ai lettori tutti, anche nella loro veste di scrittori e saggisti. Se ne è per esempio occupata Fahrenheit, la trasmissione di Radio 3, dove il conduttore Tommaso Giartosio ne ha parlato con Alessandro Zaccuri e Valerio Magrelli.

In questa estate impegnata concretamente nella raccolta delle firme per il referendum contro l’Autonomia differenziata – che prosegue nonostante sia stata superata la soglia delle 500.000 sottoscrizioni necessarie – , abbiamo allora deciso di contribuire anche noi di Libertà e Giustizia a quell’elenco di letture da fare, con pochi e piccoli consigli ragionati.
Iniziamo proprio da qui, dalle riforme, suggerendo la lettura di Contro il premierato, un libro edito da Left che parte dalla raccolta degli interventi autorevoli al convegno di Firenze promosso da Salviamo la Costituzione, Libertà e giustizia e dal Coordinamento per la democrazia costituzionale. Tra i contributi quelli di Daniela Padoan, presidente di Libertà e Giustizia, e di Domenico Gallo, membro del Consiglio di Presidenza di LeG. E poi tanti altri tra cui Gaetano Azzariti, Massimo Villone, Liliana Segre.

Buona lettura!

Elisabetta Rubini: Il mondo di ieri, di Stefan Zweig

Un testo autobiografico scritto alla fine della vita dell’autore, nel quale racconta Vienna e l’Austria prima della devastazione causata dalla prima guerra mondiale. Una descrizione affascinante di un mondo ricco e colto, nel quale il grande scrittore si forma e trascorre la sua giovinezza.

Daniela Padoan: Michael Kohlhaas, di Heinrich von Kleist

Un vertiginoso racconto di Heinrich von Kleist che, all’inizio dell’Ottocento, racconta la lotta – forse addirittura la guerra – intrapresa nel Cinquecento da un commerciante di cavalli brandeburghese per ottenere la giustizia che gli viene negata. Kohlhaas, il cui nome dà titolo al libro, si ribella ai soprusi e alle vessazioni imposte da un signorotto locale. Dopo essersi rivolto ai giudici solo per scoprirne la corruzione e le connivenze e aver inutilmente implorato l’imperatore tedesco, decide di cercare giustizia con le proprie forze. Una battaglia perduta in partenza, quella del giusto che viene disilluso dalla giustizia. Dopo aver trasformato una folla di poveri e di reietti in una improbabile armata capace di mettere a segno le prime vittorie, segue, implacabile, la vendetta del Potere e Kohlhaas viene condannato a morte. Amato da Franz Kafka, questo racconto pare una prefigurazione del Castello e, in qualche modo, della nostra modernità.

Maria Paola Patuelli: Potere di altro genere, di Giorgia Serughetti


Tante donne ai vertici, in molte parti del mondo ma, contemporaneamente, si inaspriscono attacchi alla libertà delle donne. Come spiegarlo? Da che parte deve collocarsi, allora, il femminismo politico? Se il femminismo è, e vuole essere, forza di radicale trasformazione, la sua parte non può che essere quella della eguaglianza e giustizia per tutte e tutti, a partire da chi si trova in “basso “, senza esclusione alcuna. Giorgia Serughetti, filosofa della politica, ha un grande pregio: rende trasparenti temi complessi, e con approccio lineare. La lettura diventa gradevole, cosa non frequente, in questi ambiti tematici.

Paola Regina: The Passenger. Palestina, autori vari

Per me una lettura importante perché è vero quello che si dice nella presentazione, che “c’è una generazione che ha conosciuto la speranza di una possibile soluzione del conflitto, e un’altra – gli oltre due terzi della popolazione palestinese che ha meno di trent’anni – che alla firma degli Accordi di Oslo nel 1993 non era ancora nata e per tutta la vita ha conosciuto solo l’occupazione e il soffocante governo sempre più autoritario (e sempre meno efficace) dell’Autorità nazionale palestinese, per non parlare di quello di Hamas a Gaza. C’è chi si è rassegnato, chi è fuggito e chi, per scelta o necessità, è rimasto e resiste.”

Domenico Gallo: Ultimi dispacci di vita palestinese in Israele, di Sayed Kashua

 Sayed Kashua è un giornalista e scrittore palestinese con cittadinanza israeliana, emigrato con la famiglia a Chicago dopo aver collaborato con Ha’aretz per svariati anni e dopo aver presagito un ulteriore peggioramento nella coesistenza fra i due popoli a seguito dell’approvazione della legge che definisce Israele “Stato della nazione ebraica”. Libro irriverente e ironico che proprio in questo momento appare uno spartiacque tra un prima in cui un sorriso poteva ancora fare immaginare un futuro e un “dopo” in cui  leggerezza e irriverenza sembrano essere ormai superati  dalla barbarie lungamente latente e poi fulminante nel suo esplodere.

Roberta De Monticelli: The Making of a State di Tomáš Masaryk

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Masaryk è stato uno dei pochi “re-filosofi”, uno dei pochissimi uomini che realizzarono alla lettera il sogno platonico di una repubblica governata dai filosofi. Allievo di Brentano a Vienna. Grande amico e maestro morale di Husserl, come lui Moravo. Fondatore della Repubblica Cecoslovacca col benestare di Wilson. Il suo libro sulla Grande Guerra andrebbe letto da tutti quelli che si chiedono come sia possibile che qualcuno creda ancora nella sacralità degli stati-nazione. Masaryk riuscì a federare soltanto cechi e slovacchi, ma pensava a una federazione europea prima di tutti gli altri.

Niccolò Nisivoccia: Davanti alla legge, di Frank Kafka

Inserito ne Il Processo, Davanti alla legge è un racconto di due pagine, misteriosissimo, per interrogarci su come ci collochiamo davanti alla legge. Su come, davanti alla legge, si colloca ognuno di noi.

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