Il ricordo/Rodotà: L’attenzione ai diritti non sostituisca la dimensione politica

25 Giugno 2017

Nadia Urbinati Consiglio di Presidenza Libertà e Giustizia

Stefano Rodotà ha accompagnato la mia vita politica di militante di sinistra fin dalla mia gioventù (impareggiabili i suoi articoli su “Rinascita”) e lo ha fatto scandendo il ritmo di una idea di sinistra che fa perno prima di tutto sui diritti, e che quindi è democratica e liberale.

I suoi lavori più recenti sui diritti alla privacy e all’essere dimenticati nell’era di Internet sono pietre miliari. Era attento alla letteratura internazionale, conosciuto e tradotto.

A un convegno alla biblioteca della Camera, diversi anni fa, fece un intervento luminoso sui rischi di giuridificazione, invitando a pensare come l’attenzione ai diritti non deve farci credere che essi sostituiscano la dimensione della scelta politica.

Direi che la tensione tra diritto e politica è stato il tema unificante della sua riflessione e della sua azione pubblica.

(*) L’autrice è vicepresidente di LeG.

Politologa. Titolare della cattedra di scienze politiche alla Columbia University di New York. Come ricercatrice si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Collabora con i quotidiani L’Unità, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e con Il Sole 24 Ore; dal 2019 collabora con il Corriere della Sera e con il settimanale Left.

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