LeG ha difeso la Costituzione perché la Costituzione difende i cittadini dall’abuso di potere della politica: contro il centro-sinistra il 4 dicembre, contro il centro-destra dieci anni fa. La riforma Renzi-Boschi nascondeva dietro il criterio della responsabilità l’intenzione dei partiti di controllare la società: abbiamo dovuto dire No, con Francesco Pallante, Tomaso Montanari, Ernesto Morici, Aldo Liparoti, Nando Centorrino e tanti altri, in una campagna semplice, argomentata e con strumenti minimi. Il grazie del nostro Circolo va però soprattutto a Sandra Bonsanti, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelski e a quanti subito hanno compreso il rischio e ci hanno aiutato a comprenderlo. Grazie ai tantissimi giovani, a tutti gli altri movimenti, associazioni e partiti il cui ruolo è stato molto importante e ai tanti che nel Pd hanno scelto apertamente il No.
Adesso viene il momento della costruzione di nuove politiche, a partire da una scuola davvero buona per gli studenti e per gli insegnanti, sanità di qualità per tutti e diritti ai lavoratori anche in un mercato dinamico e competitivo. Questo crea fiducia, non l’ottimismo propagandistico dei primi ministri.
Decenni di contrapposizioni urlate e di interessi di casta hanno fatto smarrire il senso del confronto tra diversi che cercano il bene comune. Occorre recuperarlo, con lo spirito degli originari e veri Costituenti. Altrimenti, prevarrà comunque la disgregazione. Pure su questo terreno, di ri-civilizzazione, LeG Messina farà la sua piccola parte, stimolando a ragionare, a ricomporre fratture, a ricercare nuove soluzioni.
Libertà e Giustizia di Messina