Manca poco, oramai, al voto decisivo sullo sgorbio costituzionale che il governo chiama “riforma” della Costituzione del ’48.
Il ministro Boschi, modestamente, ha messo le mani avanti affermando che “Il padre della riforma è Giorgio Napolitano”. E già si annuncia uno storico intervento in aula del senatore a vita e padre costituente, facente le veci anche del presidente della Repubblica che tace e forse si vergogna. Sarà difficile però a Giorgio Napolitano evitare l’ applauso commosso del suo partner, Denis Verdini che con i suoi “fratelli” (alcuni dei quali noti soprattutto per una loro indecente propensione al sessismo) ha salvato capra e cavoli, acquistando benemerenze che solo in futuro conosceremo.
Eccoci qua: il Parlamento dichiarato illegittimo dalla Consulta, un capo del governo che non ha mai partecipato ad una elezione politica presentando un suo programma elettorale, un documento della J.P.Morgan indicativo delle richieste della Finanza che conta e una truppa di senatori convinti all’ultimo istante hanno cancellato l’impianto parlamentare della Costituzione, incidendo pesantemente anche sulla prima parte.
Su una cosa però non possiamo non concordare con la Boschi: e cioè che il vero “padre” sia Napolitano, con i suoi messaggi di fine d’anno, i suoi due messaggi di investitura, il suo operare da grand commis, i governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Possiamo chiederci perché l’abbia fatto, di abolire e mortificare fino a questo punto una delle due Camere previste dal nostro sistema istituzionale. Non certo per modificare il bicameralismo perfetto, obiettivo che con ben altre soluzioni, tutte dignitose, poteva ottenere. E allora?
C’è purtroppo qualcosa che suona come una rivincita, una sorta di ripicca nell’atteggiamento dell’ex presidente. Qualcosa che riguarda lui e la sua storia di fervente comunista prima e poi di craxiano tenuto a freno da uno partito che non era ancora di destra come lui. C’è una voglia di vendetta che viene da lontano. E soprattutto non c’è niente di quello spirito repubblicano e liberale che molti vorrebbero accreditarsi.
Ma dove è lo spirito della Costituente in questi personaggi da commedia? Dove sono finite le lezioni di rispetto delle minoranze, di ascolto dei cittadini, di disponibilità al dialogo, di preoccupazione per i contrappesi che la nostra sempre fragile democrazia richiede a salvaguardia, per i tempi peggiori. E che i padri della patria avevano ritenuto essenziali nello stabilire i diritti e i doveri del popolo italiano finalmente libero…
No, senatore a vita Napolitano: lei sarà con Verdini il “padre” di questo sgorbio e noi dobbiamo solo sperare che non debba pentirsene.
Il governo sta già facendo la sua campagna per il referendum. Invade ogni trasmissione Rai e i grandi giornali. Per fortuna ce ne sono di meno grandi, ma più attenti e più democratici.La società civile si sta organizzando, nonostante le “minacce” e i “veti” più o meno espliciti che volano nell’aria. Non sarà una passeggiata, ma dobbiamo essere pronti: molti di noi non oserebbero più guardarsi allo specchio, se mettessimo la testa sotto la sabbia per paura.
Il governo non ci fa paura. E soprattutto non ci fate paura voi, padri costituenti, Napolitano e Verdini.
Un cumulo di indegne sciocchezze come il mettere sullo stesso piano Napolitano e Verdini
927 giorni dal Golpe Napolitano. L’avevo riconosciuto 927 giorni fa.
Non è mai troppo tardi?
Sono d’accordo con Maurizio. E’ una sciocchezza mettere sullo stesso piano Napolitano e Verdini.
Napolitano, infatti, è molto più pericoloso.
napolitano QUANTA TRISTEZZA comunichi … alla democrazia … sei te che metti paura alla democrazia …. per me sei senza titolo…. penso di te che stai concludendo la tua vita politica molto male non per colpa tua … ma dall’inquinamento della natura che inquina anche QUASI tutti i pensanti! da sempre compagno guido
Spero con tutto il cuore che i cittadini italiani abbiano la forza e la consapevolezza di dire NO a questo stravolgimento della nostra Costituzione (la migliore del mondo).
La Resistenza antifascista ci ha dato la Costituzione.
Il compito dei veri democratici è di difenderla.
Renzi, Boschi, Verdini, Napolitano, passeranno alla storia per quello che sono.
Ipocriti reazionari!
A me sembrate tutti matti. Matta la sig.ra Bonsanti e ancora più matti quelli che le corrono dietro. Un articolo fatto solo per offendere ma che non dice nemmeno una parola su quali sono questi elementi disastrosi introdotti da questa riforma. Come tutte le riforme ci sarà qualche elemento discutibile ma parlare in questi termini come fa la sig.ra Bonsanti e solo pregiudizio. C’erano due Camere “uguali” con quasi mille parlamentari adesso ci saranno due Camere differenti con 730 parlamentari (E’ negativo, both) – lo stipendio di Consigliere Regionale sarà ridotto e non potrà superare quello del Sindaco del Capoluogo (E’ negativo, both). – I parlamentari del Senato (solo 100) manterranno lo stipendio da dove provvengono (E’ negativo, both). Si introducono i Referendum propositivi e si abbassa in particolari condizioni il quorum per la validità dei Referendum abbrogativi (E’ negativo, both) . Vengono tolte le Province (E’ negativo, both). Viene abolito il CNEL, organo costituito da 64 membri quasi tutti sindacalisti in pensione (E’ negativo, both). La procedura di legislazione sarà piu’ snella (E’ negativo, both)…………. Ma uno straccio di osservazione seria a vostro favore c’è l’avete o fate commenti solo per occupare spazio……..
Ho fatto il Soldato presso l’Esercito Italiano , e come milioni di altri generazioni di italiani ho giurato sulla Costituzione del 1948. Intendo mantenere QUEL giuramento su QUELLA Costituzione.
C’è chi è strabico e vede ‘nazisti’ ovunque fuorché in casa sua. Ma magari si trattasse solo di strabismo! Più spesso è una persona che ‘ignora’ la Storia e ‘ignora’ che Controriforma è spessissimo sinonimo di destra eversiva, se non proprio di nazismo. E se dovesse saperlo (caso statisticamente improbabile, visti i precedenti), allora è bene informarlo che in Germania – dove s’intendono di nazisti (ipse dixit) controriformatori – hanno un nome per questo tipo di persona: Arschgesicht.
Brava Sandra! Tutto questo andava scritto esattamente come tu lo hai scritto. Non sarà una “passeggiata”, è diverso e più difficile, ma neppure quelli del 2011 lo furono. E si vinse! Dossetti diceva: “Opporsi in maniera inventivamente graduale”. Bisogna trovare, in questo mondo di servi, la possibilità di spiegare, spiegare, spiegare. Ricordandoci anche delle percentuali ultime di astensionismo. Farci sentire poveri e ininfluenti e studiato metodo! Bisogna creare, però, da subito buona comunicazione e un riferimento comune. Baci.
“poveri” è un interessante lapsus. Volevo dire “pochi”. Mi scuso.
Illustre Presidente Bonsanti,
tutti sanno che la paura è quel sano sentimento che induce ad azioni atte ad azzerare o ridurre al minimo il rischio.
Ma quando il rischio è diventato inevitabile, la paura non ha più senso e lascia il posto al panico o alla rassegnazione. Immagino che sia questa realtà a motivare la sua affermazione: non ci fate paura!
Vale certamente per me. Non ho più energie per il panico, le ho spese tutte in questi anni e mi resta solo un fiato per la rassegnazione e per un’irrazionale speranza che il renzismo smentisca se stesso e le nostre paure.
Ma mentre scrivo, mi sale alla mente “Vecchio frack” di Modugno e vedo passare Costituzione, qualità della Democrazia, rigore morale e culturale, diritti…
…mentre la mediocrità se la ride sul ponte e arrogante più che mai, gonfia il petto in Parlamento.