L’aspetto che più mi inquieta della politica di Matteo Renzi è la possibilità che la trasparenza tanto sbandierata nasconda qualcosa di oscuro, nella origine del suo potere e negli obiettivi della sua politica. Mi fa paura in un personaggio che in questo momento suscita tante speranze l’assenza di lealtà.
Posso elencare alcuni perché a cui vorrei una risposta convincente: perché piace tanto a Berlusconi? Cosa si sono promessi negli incontri riservati? Quali i veri accordi sulla giustizia o sulla Costituzione?
A Matteo Renzi piace il Potere: certo, ne aveva bisogno per rottamare i capi storici del suo partito, una operazione interessante. Ma c’è come un sovrappiù, qualcosa di troppo. Firenze è già commissariata. L’Italia è sul punto di esserlo, affascinata dall’uomo forte, giovane e abile con le parole, come lo fu Berlusconi. Un uomo per cui l’Italia non ha mai votato e che non ha alcuna fretta di andare alle elezioni. È troppo facile però conquistare l’anima di tanti italiani delusi dalla politica corrotta e tanto duro, dopo, raccontare dove ancora una volta si erano sbagliati.
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