A scuola di Costituzione

03 Luglio 2013

Il documento redatto a seguito della prima riunione che si è svolta a Firenze sabato 25 maggio con alcuni rappresentati dei circoli di LeG, avente lo scopo di ideare un “progetto tipo” finalizzato alla diffusione della cultura costituzionale nelle scuole secondarie, inferiori e superiori.

 

Linee Guida per un Progetto di Cultura Costituzionale nelle Scuole

Parte prima:

Sintesi dell’incontro Commissione Scuole – Firenze, 25 maggio 2013

Si è svolta a Firenze, sabato 25 maggio la prima riunione dei rappresentati dei circoli di LeG, costituiti in Commissione scuole, avente lo scopo di ideare un “progetto tipo” finalizzato alla diffusione della cultura costituzionale nelle scuole secondarie, inferiori e superiori. Erano presenti i circoli di Firenze, Roma, Bassano d.G, Bassa Val di Cecina e Perugia, in quanto rappresentati da persone che già avevano realizzato, in precedenza questo tipo di progetti scolastici.

Queste, in sintesi, le ragioni dell’utilità di questo progetto:

  • Sancire il principio che è fondamentale che la difesa e la diffusione della cultura costituzionale avvenga in primo luogo, presso le giovanissime generazioni.
  • Proporre ai ragazzi, oltre all’approfondimento della Costituzione, anche una visione della politica come attività nobile e della presenza nella storia italiana, di figure del cui livello etico e civile è oggi raro che essi possano trovare esempio.
  • Mettere a disposizione dei circoli interessati, le linee guida delle modalità operative e normative in base alle quali poter entrare e lavorare nelle scuole.
  • Creare un progetto originale, chiaramente identificabile con Libertà e Giustizia, che contenga elementi unificanti tra tutti quelli già realizzati sul territorio.

I lavori sono dunque iniziati dalla reciproca illustrazione e confronto tra i diversi percorsi realizzati. Ciò ha consentito di individuare alcuni aspetti comuni e portanti delle diverse esperienze. E cioè:

  • I progetti sono stati realizzati in collaborazione con l’istituto, ( o gli istituti) scolastico e da questo accolti ed inseriti nel POF (Piano Offerta Formativa) delle scuole. Nessun contributo economico è stato richiesto alla scuola.
  • All’interno di ciascun istituto sono stati individuati uno o più insegnanti referenti, il cui ruolo è stato di assoluta rilevanza, sia per quanto riguarda l’ideazione del progetto, che per il suo concreto sviluppo.
  • Gli studenti hanno avuto un ruolo di partecipanti attivi ed hanno realizzato uno o più “prodotti” di tipologia diversa ( elaborato scritto, video, spettacolo, ecc…..). In alcuni casi, per motivare e gratificare gli studenti, è stato organizzato un concorso, che ha premiato i lavori migliori.

A seguito di questo raffronto, ci si è resi, tuttavia, conto che non è né possibile, né utile la stesura di un progetto-tipo, da proporre in modo generalizzato ai circoli, in quanto questi non possono prescindere e devono tenere conto anche delle disponibilità e delle sensibilità diverse delle singole scuole e dei singoli insegnanti, nonché delle specificità locali dei circoli ( circoli metropolitani vs circoli di provincia, per esempio). Si è pensato fosse quindi più proficuo pubblicare sul sito LeG le descrizioni articolate dei progetti già attuati, nonché i riferimenti dei soci che li hanno attuati e che si offrono come “consulenti” alle persone interessate.

Sono stati comunque definiti alcuni criteri orientativi unificanti, che vengono sottoposti a chi volesse intraprendere un percorso di formazione nelle scuole.

  • Il ruolo del Circolo di LeG è quello di accreditarsi presso la dirigenza scolastica quale ente culturale a livello nazionale, avente titolo per proporre alle scuole ed agli insegnanti la cornice concettuale di un progetto per la diffusione della conoscenza della Costituzione, offrendo la presenza presso le scuole, di esperti del cui livello culturale e pedagogico, si rende garante.
  • Il progetto dovrà trovare all’interno della scuola uno o più insegnanti referenti, che ne garantiscano, eventualmente coadiuvati da un membro del circolo, fasi, modalità e monitoraggio del suo sviluppo e della sua concreta realizzazione.
  • E’ importante che il progetto non venga “calato dall’esterno”, ma risulti da una verificata esigenza espressa, o concordata tra insegnanti e studenti. Questi dovranno essere coinvolti nelle fasi del suo svolgimento, in modo che se ne sentano protagonisti e co-responsabili.
  • Il ruolo dei relatori esterni, proposti da LeG è importantissimo. Il livello delle loro “lezioni”, i contenuti, il linguaggio, sono essenziali per trasmettere contenuti culturali e valori morali ai giovani. Questi interventi saranno tanto più efficaci quanto più si avvarranno di una fase preparatoria e di una successiva rielaborazione in classe, con gli insegnanti.
  • I costi dei progetti possono essere molto contenuti. In ogni caso, non potranno venire dalle scuole. Si possono trovare degli sponsor e, con un po’ di fortuna, è possibile ottenere un contributo anche dagli uffici scolastici provinciali o da altri Enti Governativi come Regioni, Province e Comuni.
  • La partecipazione al progetto dovrebbe essere riconosciuta come valida attività per ottenere l’attribuzione dei “crediti formativi” da parte degli studenti.

Il ruolo che viene richiesto a Libertà e Giustizia nazionale è in linea generale, quello di garantire al progetto che verrà proposto, un avvallo di prestigio nazionale, magari formalizzato da un documento di “presentazione”, da offrire ai dirigenti scolastici o, eventualmente agli Uffici Scolastici Provinciali. Più in concreto, attraverso i propri esperti, LeG potrebbe garantire opportune consulenze e rendersi disponibile per assicurare la presenza di personalità autorevoli, in alcune fasi del progetto.

Soprattutto, dovrebbe intestarsi un concorso nazionale, per premiare i migliori lavori svolti, con un riconoscimento di valore essenzialmente morale (ricevimento da parte di un alto rappresentante delle istituzioni, partecipazione ad una solenne cerimonia di carattere nazionale, ecc…..) e per questo, formare una commissione giudicatrice e sostenere i costi dell’iniziativa.

Questo concorso ha una notevole importanza, non solo per gli ovvi motivi di incentivazione e gratificazione per alunni ed insegnanti, ma anche perché costituirebbe un importante elemento unificante del progetto, gli conferirebbe visibilità e sarebbe molto utile per diffondere, se adeguatamente pubblicizzato, la conoscenza di Libertà e Giustizia nel paese

Parte seconda:

Una procedura–tipo per la presentazione di un progetto di Cultura costituzionale alle scuole

Premessa
Le indicazioni nazionali ed europee relative alla formazione ed all’istruzione, indicano, quali obiettivi da perseguire nei Piani dell’Offerta Formativa delle scuole, lo sviluppo presso gli studenti delle cosiddette “competenze chiave”, fra le quali si collocano quelle competenze sociali e civiche, che consentono ai cittadini di partecipare appieno ed oltre la scuola, alla vita civile del proprio paese. (è il cosiddetto Long Life Learning )

Tali competenze si raggiungono, anche, attraverso l’Educazione alla cittadinanza, che tutte le scuole sono tenute assumere. Questa non è una specifica “materia di studio”, ma un insegnamento trasversale che, con modalità diverse, può essere inserito in ogni disciplina, (anche se è evidente che le materie privilegiate sono la storia, l’italiano, la filosofia, il diritto ecc…ecc….)

Questo fa sì che i dirigenti scolastici e gli insegnanti abbiano interesse ad assumere e gestire un progetto di Educazione alla Costituzione che assolve e facilita, in parte questo loro compito, anche quando esso venga proposto da un ente esterno, purché questo presenti tutte le garanzie di competenza ed affidabilità richieste.

Le modalità che vengono qui sotto illustrate derivano da esperienze fatte per lo più nel triennio di Istituti superiori. Esse sono tuttavia del tutto trasferibili alle scuole medie.

  1. A chi presentare il progetto:

Due sono le principali vie da percorrere e da cui iniziare. Ci si può rivolgere:

  1. ai Dirigenti scolastici
  2. agli Uffici Scolastici Provinciali

 

  1. Come procedere: tempi e modi.

I.1. – Rivolgendosi ai Dirigenti scolastici

E’ la prassi più usuale e più diretta.

  • Il coordinatore del circolo (o chi per lui) contatta, nei primi giorni di settembre la o le scuole cui intende rivolgersi, attraverso i rispettivi dirigenti scolastici, presentando loro la propria ipotesi di progetto. Questa ipotesi, diciamo, un “progetto-quadro”, dovrà essere chiara nelle finalità e contenere l’essenziale disegno metodologico, il quale potrà essere più o meno articolato, a seconda del livello di coinvolgimento da parte degli insegnanti e degli studenti, che si desidera o che ci si aspetta successivamente. Il suggerimento della Commissione di LeG è di avere il massimo della collaborazione e dell’attiva partecipazione di insegnanti e studenti, affinché essi si sentano protagonisti e co-responsabili del progetto, aspetto essenziale per il suo buon esito. (Non si può escludere tuttavia, che qualche scuola preferisca delegare la realizzazione del progetto interamente, o quasi, a LeG.)
  • Se il Dirigente dà parere favorevole alla realizzazione del progetto, metterà subito in contatto il rappresentane di LeG, con uno o più insegnanti referenti. Questi sono generalmente professori molto motivati e capaci, talora amici di LeG, che svolgeranno, al’interno dell’attività un ruolo essenziale. Con loro, il responsabile del circolo, elaborerà in modo dettagliato la stesura del progetto, con le finalità e in tutte le sue fasi di realizzazione. (anche qualora la scuola lasci ampia autonomia a LeG è indispensabile che l’articolazione del progetto sia totalmente condivisa ed approvata dall’insegnate referente)
  • Una volta concordata la stesura del progetto, l’insegnante referente, intorno alla metà di settembre, lo presenterà per l’approvazione al proprio Dipartimento. In questa sede, verranno decisi gli insegnanti e le classi che vi aderiscono ed intendono parteciparvi.
  • Entro la fine del mese di settembre il Progetto, nella sua stesura definitiva, dovrà essere presentato al Dirigente scolastico affinché ne verifichi, con il DSGA (ex segretario) e i suoi collaboratori, l’eventuale copertura finanziaria e la sua compatibilità con gli obiettivi del POF.
  • Ultima fase, nella prima metà di ottobre, si riunirà il Collegio docenti ed in questa sede, il dirigente presenterà, o farà presentare dal docente referente, il progetto per la sua approvazione definitiva.

Nota
Risulta evidente che, l’iter per l’approvazione del progetto, richiedendo tempi piuttosto rapidi, vada seguita con assiduità dall’insegnante referente, il cui ruolo, è bene ripeterlo, è fondamentale fin dall’inizio. Egli si incaricherà successivamente, con l’aiuto di LeG, di seguire e monitorare lo sviluppo del programma con grande assiduità.
Per quanto riguarda i costi, è ben difficile che le scuole possano partecipare ad eventuali spese. Normalmente la formula con cui avviene l’approvazione è “ senza oneri per la scuola”. Spetterà quindi ai circoli, ideare progetti poco costosi o reperire altrove, nei modi che potranno, eventuali finanziamenti.
I progetti che sono presentati acclusi alla presente relazione, sono stati realizzati a costi molto o abbastanza modesti.

I.2. Rivolgendosi agli Uffici Scolastici Provinciali (USP)

Questi enti hanno tra le loro funzioni, anche quella di proporre alle scuole della loro area di competenza, dei progetti che abbiano una sicura ed evidente valenza pedagogica e culturale e che siano in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Questi progetti possono essere proposti e raccomandati agli Usp, sia direttamente dal Ministero, che da altre istituzioni o associazioni di provata competenza ed affidabilità culturali e morali. LeG rientrerebbe, evidentemente, tra questi.

La seconda modalità attraverso la quale è possibile entrare nelle scuole è quindi quella di iniziare il percorso, non già dai dirigenti scolastici, ma da questi uffici, presentando un progetto già ben strutturato e con l’indicazione delle personalità che vi parteciperanno. In questo caso sarebbe particolarmente importante che il rappresentante del circolo, potesse avvalersi di un sorta di “lettera di credito” della presidenza LeG, da cui risultino sinteticamente documentati sia l’altissimo livello culturale e civile dell’associazione,sia i riconoscimenti istituzionali già avuti in campo nazionale.
Se, sulla base del prestigio dell’associazione proponente e su quello della validità del progetto presentato, il responsabile Usp, qualora lo riterrà meritevole di essere accolto, lo invierà alle scuole.
In tal caso il progetto godrebbe di una corsia preferenziale per essere da queste adottato, entrare nella programmazione scolastica e quindi nel Pof.
Questo non comporterà una minor presenza nelle fasi della sua realizzazione da parte del responsabile del circolo né, tanto meno della sua collaborazione con l’insegnante referente, ( che si svilupperebbero secondo quanto detto nel paragrafo precedente) ma il progetto godrebbe di una priorità e di un’attenzione presso gli organismi scolastici, che agevolerebbe il ruolo del rappresentante LeG. Va comunque sottolineato che, anche in questo caso sarà bene non attendersi e non richiedere, alcun contributo finanziario. Fatte salve naturalmente, situazioni particolarmente fortunate.)

I circoli interessati al progetto possono scrivere a Enrica Visintainer all’indirizzo provinciavicenza@libertaegiustizia.it

*Ex insegnante e Coordinatrice del circolo Provincia di Vicenza/Bassano

 

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