La riforma Gelmini ha pochi meriti e molti demeriti e sarebbe un bene che venisse affossata. Dice la Ministra che gli studenti che protestano fanno il gioco dei baroni: gli studenti non se la bevono. Sanno bene che la storia della valorizzazione del merito è fasulla, perché non c’è un euro da distribuire ai meritevoli; sanno che i fondi al diritto allo studio vengono tagliati, che dietro la sbandierata riforma della governance c’è una legge prescrittiva che riduce l’autonomia alle università. Sanno che l’atteggiamento del Governo verso l’Università (popolata, è vero, da persone poco inclini ad entusiasmarsi per il berlusconismo) è punitivo: prima ti affamo, e poi si vedrà. La nave del governo è disalberata e alla deriva: gli studenti fanno bene a stare all´erta.
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