L’incontro fra studenti, professori, cittadini sul fronte della università è un primo passo nella ricostruzione del nostro Paese. Ancora una volta, gli italiani di buona volontà devono ricominciare da capo. E lo faremo. Con la consapevolezza che tutto deve cambiare davvero e che l’università, come è oggi, non ci piace: diseguaglianza di opportunità e clientelismo la rendono più un centro di potere che un centro di sapere. Da qui si parte, da questo primo passo. No alla Gelmini, e avanti! Firmare l’appello di Umberto Eco e Gustavo Zagrebelsky, di Paul Ginsborg e di Salvatore Veca ci fa sentire tutti parte di questo progetto di rinascita e di speranza per il futuro.
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