Primarie di Milano, vince Pisapia

15 Novembre 2010

Il candidato vendoliano sbaraglia tutti: “Ora bisogna fare un altro miracolo, conto sull’appoggio degli altri candidati”. Ha conquistato il 45,36% dei votanti, 5 punti percentuali in più del diretto sfidante, Stefano Boeri, appoggiato dal Pd, che si è fermato al 40,16%. Affluenza inferiore alle attese.

Giuliano Pisapia vince la sfida delle primarie di centrosinistra a Milano. “Abbiamo fatto un miracolo, adesso ce ne aspetta un altro”, è la sua prima dichiarazione dopo la vittoria.

Il miracolo dell’avvocato, un passato da parlamentare con Rifondazione Comunista, un presente da candidato sindaco contro Letizia Moratti, è aver battuto Stefano Boeri, l’uomo del Pd, l’architetto che avrebbe dovuto compattare attorno a sé il centro-sinistra milanese. Non è andata così, e fin dai primi exit poll la vittoria di Pisapia non è mai stata in discussione. Un testa-a-testa annunciato e sofferto fino all’ultimo, ma sempre con qualche punto in più che all’ultimo sbilanciava la situazione a favore di Pisapia. I numeri usciti dalle urne a tarda notte l’hanno confermato: l’avvocato ha conquistato il 45,36% dei votanti, 5 punti percentuali in più del diretto sfidante, Stefano Boeri, appoggiato dal Pd,che si è fermato al 40,16%. “Conto sull’appoggio di tutti- dice Pisapia mentre Boeri si complimenta con una telefonata-. È successo quello che ho voluto dire concludendo la mia campagna elettorale con un coro gospel. È una voce corale per ridare vita a Milano”. I dati che snocciolano gli uomini dell’avvocato confermano le proiezioni: mentre gli altri due sfidanti, Valerio Onida e Michele Sacerdoti, hanno finito la corsa staccatissimi. Valerio Onida ha ottenuto il 13,41%, l’outsider Sacerdoti l’1,07%. Solo 4 le schede contestate

I 100mila votanti sperati sono rimasti un sogno. Le primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra si chiudono con un risultato che sfiora soltanto quello raggiunto nel 2006, quando a scegliere il candidato sindaco furono in 82mila. L’affluenza alle primarie è decisamente inferiore alla consultazione del 2006. Quando sono stati scrutinati il 67% dei seggi, il numero dei votanti si attesta a 35.594 e stando alle proiezioni del presidente del comitato organizzatore, Costanzo Ariazzi, la partecipazione totale potrebbe attestarsi attorno ai 50-52mila elettori, di gran lunga inferiore agli 82mila che si erano recati alle urne nel 2006 e molto più bassa rispetto alle aspettative di tutti i candidati che si erano prefissati l’obiettivo dei 100 mila.- “Stiamo facendo una proiezione sui votanti – dice Ariazzi – e abbiamo verificato che nelle ore del pomeriggio non c’è stato lo stesso trend della mattina. Se queste proiezioni saranno confermate dai dati reali difficilmente si arriverà ai risultati ottenuti nel 2006”.

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