Governo, Pd e Idv presentano mozione di sfiducia

12 Novembre 2010

Il Pdl, spiazzato dalla mossa del Pd e dell’Idv, annuncia subito una mozione di fiducia al Senato dove, a differenza della Camera, Berlusconi e Bossi contano comunque ancora su un margine di maggioranza

Partito democratico e Italia dei valori hanno presentato, stamani alla Camera, la preannunciata mozione di sfiducia al governo: “La Camera, preso atto che il governo non ha più il compiuto sostegno dell’originaria maggioranza, e considerato che la permanenza in carica dell’esecutivo non consente di affrontare e risolvere alcuno dei gravi problemi del paese, esprime, ai sensi dell’art. 94 della Costituzione, la propria sfiducia al governo”. Contemporaneamente al deposito della mozione, Franceschini ha scritto al presidente della Camera, Gianfranco Fini, chiedendo la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per calendarizzare la discussione e il voto della mozione. Il che potrebbe avvenire già la settimana prossima, appena concluso a Montecitorio l’iter della legge di stabilità. Essendo la ex Finanziaria un atto dovuto, l’esame del documento economico da parte del Senato può avvenire anche a governo eventualmente sfiduciato.

Ma sarà battaglia (e corsa contro il tempo) con Pdl che, spiazzato dalla mossa del Pd e dell’Idv, ha annunciato subito una mozione di fiducia al Senato dove, a differenza della Camera, Berlusconi e Bossi contano comunque ancora su un margine di maggioranza. Scontato che anche a Palazzo Madama sia convocata in tempi brevi una riunione dei capigruppo per decidere la data del dibattito e del voto sulla fiducia. E’ chiaro che se si voterà prima la sfiducia o la fiducia dipenderà da quale ramo del Parlamento stabilirà per primo (e quando) l’esame della mozione. In caso di contrasto nelle due conferenze dei capigruppo, la decisione passa in larga misura ai presidenti. Corsa contro il tempo ed evidente scontro politico, dunque, nell’improvviso precipitare della vicenda politica.

Che il Pdl sia rimasto spiazzato dalla mossa del Pd e dell’Idv alla Camera è testimoniato da una dichiarazione rilasciata dal capogruppo dei berlusconiani alla Camera, Fabrizio Cicchitto, a mezza mattinata, ma prima che l’opposizione di Montecitorio decidesse di formalizzare la propria mozione. Cicchitto aveva praticamente annunciato il disegno di procurare al governo prima un voto di fiducia (“faremo una verifica parlamentare al Senato e poi alla Camera”) ma “dopo l’approvazione” definitiva della ex Finanziaria, vale a dire fra tre settimane. Ecco allora la contromossa di Franceschini e Donadi.

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