FIRENZE. Durissimo attacco del giornalista Marco Travaglio, editorialista del “Fatto Quotidiano”, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella relazione letta al convegno organizzato dall’associazione Libertà e Giustizia, dal tema “Società e Stato nell’era berlusconiana”, in corso fino a oggi al teatro cinema Odeon di Firenze.
Analizzando il berlusconismo, Marco Travaglio ha messo in guardia da quanti ancora pensano si tratti di un’ideologia ben organizzata.
«Piuttosto – è il parere di Travaglio – è semplicemente un adattarsi – work in progress – alle vicende miserabili di un uomo solo, inseguito dal suo passato da cui ogni tanto rischia di essere raggiunto. Come diceva Indro Montanelli – continua Travaglio – Silvio Berlusconi non ha idee, ha soltanto interessi: se trovasse a lui utile fondare la dittatura del proletariato, fonderebbe la dittatura del proletariato».
Ma da Marco Travaglio non sono poi mancate – nel corso dell’intervento – forti critiche neanche nei confronti dell’attuale classe dirigente del centrosinistra.
«Oramai rispetto all’originale – ha sottolineato il giornalista – rappresentano un po’ la versione light; certo, mangiano con la forchetta anziché con le mani, si puliscono con il tovagliolo anziché con la cravatta, ma di fatto sono anche loro totalmente entrati nel filone del berlusconismo».
L’augurio che arriva dall’editorialista del “Fatto Quotidiano” è che «archiviata l’attuale fase storica che da venti anni ci inchioda tutti alle vicende giudiziarie di una singola persona, si possa finalmente tornare a parlare di politica».
La seconda giornata del convegno di analisi della fenomenologia berlusconiana, segnata da una forte partecipazione di cittadini e che ha visto fra gli altri, salire sul palco dei relatori, il presidente emerito della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky e la direttrice del “Manifesto” Norma Rangeri, si era aperta con il monito dello storico fiorentino Gabriele Turi secondo cui «il berlusconismo sopravviverà al suo maggiore interprete».
Stamani, alle ore 9 e 30, la ripresa dei lavori sarà affidata al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
Questi porterà il saluto alla manifestazione, suo e dei membri di giunta (tutti si sono autotassati per poter finanziare il convegno), cui seguiranno gli interventi dello storico Marco Revelli, dal titolo “La povertà della politica, la politica della povertà”, del giornalista di Bloomberg Television Steve Sherer “Berlusconi nel mondo”) e del direttore del quotidiano “La Repubblica” Ezio Mauro (“La democrazia minata”).
Infine, sarà la volta delle conclusioni del convegno che saranno tenute da Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia e promotrice, insieme allo storico inglese Paul Ginsborg, della tre giorni fiorentina che ha affrontato il tema del berlusconismo.
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