Napolitano: “Nella Carta gli anticorpi per i mali del Paese”

L’occasione dell’incontro con i giornalisti per la consegna del ventaglio prima delle vacanze ha consentito al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di muovere alcuni severi richiami al governo ed in particolare al presidente del Consiglio. Dopo avere indicato “il problema numero uno” per il futuro del Paese nel lavoro e l’occupazione dei giovani, “il cui livello di inattività supera la media europea”, il presidente della Repubblica ha preso di petto alcuni nodi della vita politica italiana. Anzitutto le nomine. Scajola è stato costretto alle dimissioni da molte settimane per lo scandalo della casa pagata dalla cricca e Berlusconi ne aveva promesso l’immediata sostituzione. Ed è vacante da settimane la presidenza della Consob, lasciata da Lamberto Cardia. Non è successo nulla, per evidenti contrasti e ancor più evidenti tentativi di mercanteggiamento delle cariche. E allora il monito: “Il governo non può sottrarsi a decisioni dovute come quelle della nomina del titolare del ministero dello Sviluppo economico o del presidente della Consob”. Senza contare lo stallo parlamentare per l’elezione degli otto membri laici del Consiglio superiore della magistratura. Qui Napolitano è apparso un po’ più ottimista: si è detto “certo” che il Parlamento “stia per procedere alla dovuta elezione dei componenti” di sua competenza (due nuove adunanze sono previste per la prossima settimana).

Poi le polemiche sulle intercettazioni. Anche qui il riferimento a Berlusconi è trasparente. Intanto il presidente della Repubblica apprezza apertamente (“dando merito e non demerito alla dialettica parlamentare”) che il confronto “ha rispecchiato e teso a comporre anche molteplici contrasti emersi nell’opinione pubblica e nel Paese”. Lungo confronto, esasperante come ha sostenuto il Cavaliere? “Il tempo che può prendere l’esame di un provvedimento da parte delle Camere, anche attraverso laboriosi approfondimenti e ripensamenti”, e soprattutto “per approssimazioni successive”, “non deve considerarsi qualcosa di abnorme, uno spreco, un segno di disfunzione”. Anzi: “In tutti i paesi democratici il procedimento legislativo richiede grande attenzione e riflessività, non sopporta chiusure pregiudiziali e rigidità sui testi proposti all’esame”. Certo, “si può convenire, e si conviene largamente, sulla necessità di garantire maggiore speditezza e maggiore certezza circa l’iter dei disegni di legge e i suoi tempi di durata e conclusione”, ma mai a discapito della dialettica parlamentare.

A proposito proprio delle intercettazioni Napolitano ha voluto anche togliersi un altro sassolino dalla scarpa, riferendosi implicitamente agli insistenti, alti lai lanciati da Berlusconi a proposito della moral suasion del Quirinale (il capo dello Stato si è definito “il magistrato di persuasione”). Da parte del presidente della Repubblica “nessuna interferenza nella dialettica politica tra gli opposti schieramenti e all’interno di essi, e nessuna interferenza nell’attività del Parlamento, fatta salva la facoltà del presidente” di rinviare un provvedimento alle Camere.

Diretto e durissimo, poi, il riferimento a quanto sta saltando fuori con i nuovi scandali, le cricche, i mercimoni di cariche. “La corruzione e l’azione di squallide consorterie – ha detto scandendo bene le parole – indignano l’opinione pubblica. Si deve intervenire senza alcuna incertezza o reticenza su ogni inquinamento” pur “senza cedere a nessun gioco al massacro tra le istituzioni o nelle istituzioni”. E per fortuna, ha aggiunto Napolitano dopo la sua denuncia, “la nostra democrazia e la nostra collettività nazionale dispongono di validi anticorpi: in primo luogo la nostra capacità di reazione morale, e insieme la vitalità dei principi costituzionali e dei presidi costituiti dalle leggi ispirate a questi principi e affidati alla preziosa azione della magistratura e delle forze di polizia”. (Più tardi, conversando con i giornalisti a margine della cerimonia, ha aggiunto: “Per ora sicuramente vedo tanto squallore, e vedremo cos’altro emergerà; ma l’importante è che si riesca a far fare alla magistratura il proprio lavoro sino in fondo per accertare fatti e responsabilità”.)

Infine le riforme e gli scenari: “Servono riforme istituzionali e modifiche ben mirate della Costituzione e continuerò a sollecitarle: la Carta non impedisce ma consente e promuove interventi di forte carica innovativa”. Ma attenzione a non considerare (ennesimo, implicito riferimento alle sparate del Cavaliere che si sente “incatenato”) la Costituzione come un intoppo: “Semplificazioni eccessive e sommarie polemiche”. E quindi l’auspicio che si realizzi “un confronto costruttivo tra le forze politiche su grandi obiettivi”. Grandi obiettivi, ha detto Napolitano, e non a caso: “Non mi interessano scenari politici ipotetici di qualsiasi generale. E non c’è spazio per l’autosufficienza né per la contrapposizione totale”.

10 commenti

  • Colpisce che L&G accolga tali interessanti esempi di esegesi acritica di Napolitano, privi di una qualsiasi traccia di ironia come pudore della coscienza. Sentivamo la mancanza di Vittorio Orefice?

  • vedo che il signor palinuro vorrebbe che sfottessi il presidente della republica per quanto ha detto ieri parlando ai giornalisti. che forse il signor palinuro (non amo l’anonimato) è irritato per le pesanti parole di napolitano sulla cricca? vuoi/volete vedere che il signor palinuro è convinto, come un altro, che si tratta solo di quattro vecchietti sfigati. continui pure, signr palinuro, a commentare. ma non si aspetti altre repliche da me: io rispondo a LeG e alla mia coscienza professionale. mai ai qualunquisti mascherati da sinistri. et de hoc satis

  • Anche Di Pietro ha dei dubbi sugli “anticorpi” in cui crede Napolitano. L’ex magistrato di Mani pulite sostiene che agli inizi degli anni ’90 furono individuati i gangli malati della politica ma che quelle metastasi sono cresciute e hanno proliferato all’interno delle istituzioni. Vero, peccato che all’epoca quelli che si presentavano come “nuovi” e alternativi al marciume della prima repubblica fossero proprio Forza Italia e Lega (non scordiamoci il cappio per i corrotti agitato in Parlamento e le monetine gettate a Craxi). Nel frattempo sono passati quasi vent’anni, il marcio è rimasto, anzi è il fertilizzante della vita politica italiana. Il richiamo del Capo dello Stato alla Costituzione, non dimentichiamoci la vittoria “trasversale” del 2006 e la sconfitta di quanti volevano farla a pezzi, è l’unico appello possibile, nelle condizione date. E lasciamo che Vittorio Orefice riposi in pace, la sua democristiana osservanza risulta quasi rivoluzionaria rispetto all’untuoso servilismo dei suoi successori.

  • L’Italia mediatica di berlusconi non ha gli anticorpi per combattere lo squallore e il degrado della corruzione governativa.Hitler nel Mein Kampf diceva:la propaganda non deve rivolgersi a chi ha capacità intellettive o a gente istruita.La propaganda non è per la mente ,ma per il ventre.E bisogna colpire questo ventre con slogan martellanti,in ogni luogo.Finchè questi slogans vengono assorbiti e fanno parte della persona.Berlusconi ha immensamente più possibilità d’Hitler di bombardare questi ventri,con le sue Tv,i suoi prezzolati giornalisti nella Tv pubblica occupata.Non esistono anticorpi per la metastasi delle menti ad opera delle Tv berlusconiane.Senza questa propaganda berlusconi non avrebbe retto al governo neppure un mese.Alla prima legge ad personam sarebbe stato spazzato via.Invece è ancora qui da 16 anni a bombardare i suoi telespettatori con i suoi 3slogan tre

  • Antonio Di Pietro è venuto al cuore del problema: il popolo italiano non ha gli anticorpi per svoltare verso la legalità. Sarebbe difficile pretenderli da una collettività che mediamente presenta il più elevato tasso di illegalità in Europa,ed è dotata di scarsissimo senso civico.Per buona parte della popolazione, il messaggio di individualismo ed impunità che Berlusconi trasmette è sufficiente per garantire a quest’ultimo il voto.E comunque, anche la parte sana della società dimostra poca forza e volontà,se quello che si definisce il vero partito d’opposizione non è stato in grado di fare rispettare la legge del Conflitto d’interessi sollevando dubbi sulla legittimità della discesa un campo di Berlusconi e di molti altri suoi sodali ch trovano in Parlmento un rifugio socuro per non farsi processare.Molti hanno perso ogni speranza di cambiamento,ma questo è quello che ci meritiamo.
    Si blatera sulla lotta alll’evasione e poi si fa lo scudo fiscale per chi evade all’estero, definendo l’evasione una vera piaga nazionale e non si applicano norme adeguate per combatterla.
    Se si continuano a violentare i Princìpi della Costituzione e non si respingono gli attacchi di una parte di Classe politica corrotta e di un’altra che tace o è silente(Bersani),non se ne verrà mai fuori.
    Denunciare lo squallore,l’indignazione,la corruzione e le mafie, non basta:occorre combatterle e RECIDERLE allontanando chi viene scoperto a colludere con queste associazioni o con gli interessi e le appropriazioni”a sua insaputa”.
    Il Cancro della corruzione ha ormai metastatizzato la vita sociale: l’ONESTO”paladino della verità e della giustizia” viene allontanato,respinto e visto come un criminale.
    Basta vedere com’è stato considerato Saviano:chi vuole la legalità viene considerato “giustizialista”,mentre i corrotti si smarcano e appaiono sempre con la faccia di “tola”a giustificarsi e a riproporsi come”eroi”-Mangano docet-
    Con questa gentaglia non ci riusciremo mai: i pochi anticorpi non potranno mai sconfiggere il Muro di gomma che il cittadino si trova a dover abbattere:non ce la faremo mai:siamo ISOLATI!Loro sono in tanti:hanno la”Mano longa”ed arrivano dappertutto con le varie Società di Fratellanza e di Mutuo Soccorso;il singolo soccombe ed è sopraffatto.
    L’unica strada percorribile:una coalizione”solo” per una nuova Legge elettorale e il rispetto della legge sul Conflitto d’interessi.
    Non è vero che i cittadini siano informati su come votano e in che cosa consista il Conflitto s’interesse: l’ignoranza giuridica e civica è oiè estesa di quanto si possa ceredere ed immaginare. La disinformazione civica ha raggiunto categorie professionali la cui conoscenza è pari a zero assoluto,; altre , invece, sono investite da un analfabetismo di ritorno molto alto. L’assuefazione ad un martellamento mediatico quotidiano di una Voce fuori campo rassicurante e studiata come terapia con le più belle immagini del paese è la dimostrazione che la propaganda “funziona”. La realtà è tutt’altra.
    Ed anche se qualcuno timidamente osa spiegare ed informare per migliorare la situazione, viene visto come un traditore.
    Fino a quando riusciremo a sopportare tutto questo marciume e venire fuori dalla Palude Italia?

  • Nel parlamento, invece, il Cancro in metastasi

    Fallimenti “Romani”:un altro Ministro con il“legittimo sospetto”

    Dimissioni anticipate!

    Sembra proprio che per Berlusconi gli uomini e le donne con un passato di privo di macchie siano poco meritevoli di occuparsi del governo della cosa pubblica.L’altro giorno ho ripetuto al Ministro della Giustizia Alfano,durante il question time sul Sottosegretario Caliendo,che etica e codice penale sono cose diverse e che interessano piani diversi

    http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=206&Itemid=1
    A Berlusconi non sono bastate le vicende Scajola (dimesso),Brancher(dimesso),Cosentino (dimesso),Caliendo(dimissioni richieste).Non gli basta avere un Ministro rinviato a giudizio per corruzione(Fitto),il Sottosegretario alla Protezione civile Bertolaso indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla “cricca”.Ora vuole innalzare al rango di Ministro allo Sviluppo Economico il Sottosegretario con delega alla Comunicazione, Paolo Romani.Riporto ciò che scriveva“L’Eco di Bergamo”il 17 agosto 2003:“Una storiaccia di movimenti illeciti avvenuti tra il ‘96 e il 2001.Le inchieste nascono da Lombardia7,emittente che fallì nel ‘99 con un buco di 12 miliardi di lire.Un crac che vide sotto inchiesta anche Paolo Romani,responsabile comunicazioni di Forza Italia e ora[nel 2003]presidente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera,relatore a Montecitorio della Legge Gasparri.L’accusa era di«falso fallimentare», l’indagine va avanti a Monza ma il reato è cancellato dalla[nuova]legge sul falso in bilancio, guardacaso ispirata da un altro parlamentare forzista,Gianantonio Arnoldi,coinvolto nell’inchiesta della procura di Bergamo per la bancarotta della Gipielle Italia, società di pubblicità fallita nel 2000. Inchiesta che va avanti su una decina di indagati (fra i quali Alvisini).«Travolti dai debiti e dai guai giudiziari »,si legge nell’articolo del Corsera,«alla fine del 2000 i responsabili Gipielle hanno venduto le loro quote di Telegestioni(con le frequenze di Lombardia7)e Telenord(con TvSet) a Giuseppe Ruffoni»,ora presidente del Cda di entrambe le tv.Nell’inchiesta di Monza sul fallimento di Lombardia7 ci sono fatture false, frodi fiscali e fondi neri per gli inserzionisti. Questo signore [Ruffoni]tentò di vendere alla Rai(direttore generale Flavio Cattaneo)per 30 milioni di € le frequenze di proprietà di quelle TV e la vendita fu bloccata dall’allora Presidente,Lucia Annunziata, proprio per la scarsa trasparenza ed il coinvolgimento dei politici.

    PS
    A che servono gli anticorpi della Costituzione se i polititci la violentano e la stuprano quotidianamente?

  • A proposito dell’esistenza degli ANTICORPI nella Repubblica democratica nella quale noi elettori dovremmo esercitare il nostro diritto-dovere costituzionale di scelta dei nostri rappresentanti in Parlamento, ovvero la verità dal sen alquanto agitato fuggita:
    “CERTI PARLAMENTARI DOVREBBERO RICORDARSI CHE SENZA IL PDL E SENZA BERLUSCONI NON SAREBBERO IN PARLAMENTO…” (dalle minaccie del deputato Lupi,di espulsione del suo collega Granata dal partito di Berlusconi).

  • a maria rosa che scrive:

    …”Antonio Di Pietro è venuto al cuore del problema: il popolo italiano non ha gli anticorpi per svoltare verso la legalità ecc. ecc”.
    vorrei ricordare che, sulla gestione del potere, praticamente non è cambiato nulla rispetto al passato recente e remoto della nostra storia. I tentativi autoritari miranti al puro possesso del potere ci sono stati: Scelba, Tambroni, Boia chi molla, il 71, Almirante, ecc. Ricordo anche tutte le battaglie dure e pericolose aborto, divorzio legge 300 zone salariali e tante altre ancora. Allora si reaggiva partendo da quelli che erano i luoghi d’incontro della vita politica, le sezioni di partito,le parrocchie, le case del popolo, il porta a porta, la diffusione dei quotidiani di sinistra e cattolici. Si discuteva, eccome si discuteva si ragionava e ci si mobilitava. Oggi l punti di incontro non esistono, ci sono le segreterie politiche atte solo a fare clientele, poi ci sono i salotti bene ed i salotti televisivi, luoghi difficilmente frequentati dalla gente comune. E dai salotti non mi risulta che sia mai uscita una alternativa a questo sistema politico, economico e sociale. Gli anticorpi li abbiamo per trasmissione genetica costituzionale, sono presenti nel nostro Dna, ed il miglior metodo per poterli liberare è quello di riappropiarci dei luoghi di aggregazione collettiva, abbiamo stavolta un alleato che prima non esisteva il Web.
    G.A.Catania

  • @ Gigi A. Catania
    – “Gli anticorpi li abbiamo per trasmissione genetica costituzionale, sono presenti nel nostro Dna, ed il miglior metodo per poterli liberare è quello di riappropiarci dei luoghi di aggregazione collettiva, abbiamo stavolta un alleato che prima non esisteva il Web.”
    G.A.Catania”
    Indubbiamente sento anch’io di possedere tanti anticorpi e farò di tutto per attivarli e trasmetterli nei modi e nei luoghi più opportuni, e non solo: cercherò di averne abbastanza per renderli il più possibile efficaci e proficui per il bene di tutti; cosa ardua, irta e non facile….. specialmente se ……il cittadino si trova ad agire da”SOLO” in difesa della legalità e per la Legalità.
    La strada della legalità per la giustizia, nel rispetto dei Principi della Costituzione, è un vero e proprio “calvario”: a volte è un muro invalicalibile ed insormontabile, specialmente se questo muro riguarda l’operato di amministratori pubblici che hanno commesso dei reati a danno della comunità. Ed allora l’onesto cittadino …..-“proverà sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”- dovrà scontrarsi con i “poteri forti”di più consorterie che cercheranno in tutti i modi di contrastarlo, depistando e imbrogliando, insabbiando ed occultando la “verità” che emerge dai documenti, dalle testimonianze e perfino da atti ufficiali, pur di raggiungere la meta agognata a cui mirano molti uomini politici sostenuti ed aiutati da Amici e fratelli di “cordata”: “farla franca” con la Prescrizione(il reato del reato).
    E contro la Prescrizione non ci sono anticorpi che tengano: vinceranno sempre loro!
    Non servono nè la “capacità di reazione morale,nè la vitalità dei principi costituzionali e dei presidi costituiti dalle leggi ispirate a questi principi” se l’azione affidata alla magistratura ed alle forze di polizia” sono nelle mani di persone che “si prestano a tale”gioco perverso” di vanificare l’azione della giustizia.
    Sta qui “lo squallore che emerge spesso dalle procure d’Italia; se la Magiatratura riuscisse a fare sino in fondo per “accertare fatti e responsabilità” e colpire i responsabili allontanandoli dalla RES-Pubblica.
    Ma chi vuole questo è visto come un giustizialista, un eretico o addirittura un CRIMINALE!
    Riusciremo mai a crescere e diventare consapevoli dei Doveri e dei Diritti sanciti dalla Costituzione, ciascuno nel proprio ambito e nel proprio ruolo per una sana Democrazia?
    Chissà!!
    Per ora il Web è un buon alleato!
    Un saluto
    maria rosa

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