Dice Berlusconi che l’adunata di Roma è per difendere “la libertà e la democrazia”. Ma il testo che invia per convocare il popolo tramite email è un po’ diverso. Dice: “la nostra libertà e la nostra democrazia”.
Qui casca l’asino, per usare un eufemismo. Quel “nostro” cozza sia con la parola libertà che è di tutti e non sua né del Pdl, sia con la parola democrazia, che è di tutti e non soltanto sua e del suo finto partito.
Berlusconi chiama a raccolta i cittadini per difendere la sua libertà di fare quel che vuole. Contro le regole e la legge che invece deve essere uguale per tutti. Per fortuna ha risparmiato la Costituzione: quella non gli piace proprio e non si sente di chiamare nessuno a raccolta per difenderla, nemmeno aggiungendovi “nostra”.
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