Pd, non era la battuta ma la laicità da criticare // L’Italia ha bisogno di un Partito Democratico forte ed autorevole. Ma la forza e l’autorevolezza devono nascere dalla capacità di elaborazione culturale e da una proposta di governo all’altezza dei tempi. Questo non è un compito facile.
Il PD deve misurarsi con una ideologia di destra che viene da lontano e che ha prodotto effetti devastanti nel mondo. Il liberismo selvaggio che si è diffuso in Occidente a partire dai tempi della Tatcher è stato supportato da un’azione culturale e mediatica pervasiva e penetrante che ha messo in crisi nella coscienza degli individui la validità dei principi liberaldemocratici e liberalsocialisti sui quali si sono costruite nel corso di due secoli le democrazie occidentali: lo stato di diritto come garanzia di eguaglianza di fronte alla legge e di controllo dell’esercizio di ogni potere, lo stato sociale come concezione di una vita economica orientata a tutelare e promuovere l’iniziativa privata ma anche a garantire obiettivi di integrazione sociale e di eliminazione delle disuguaglianze di partenza dei singoli, i consumi e i servizi collettivi come misura del livello di civiltà di un paese. L’ideologia strisciante ed avvolgente della destra ha proposto l’individualismo sfrenato e privo di vincoli come valore assoluto, come elemento strutturale di uno sviluppo infinito, come condizione di una gratificazione generale, limitata solo dalle regole e dai lacci e laccioli della vita politica e amministrativa.
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