Dossier: Dieci mesi ai margini della legalità costituzionale // Rompiamo il silenzio: gli attacchi alla Costituzione non si fermano. La nostra Carta fondamentale è continuamente messa in discussione dal Presidente del consiglio che ha come obiettivo dichiarato il Parlamento della Repubblica, in vista di un autoritarismo sempre più forte. I promotori del manifesto Rompiamo il silenzio, sottoscritto da più di 200 mila italiani in poche ore, fanno il punto a Milano sulla democraza in bilico e sui rischi che derivano dalla contemporaneità di una crisi economica e di una crisi istituzionale. Giustizia uguale per tutti, diritto di fine vita, salvaguardia del paesaggio, corruzione, diritto di cronaca, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli: quanti sono i nostri diritti violati? Lo racconta un dossier di LeG che sarà distribuito nel corso della serata, alla quale intervengono Gustavo Zagrebelsky, primo firmatario del manifesto, Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Umberto Eco, Massimo Salvadori, Salvatore Bragantini e i numerosi promotori dell’iniziativa. Appuntamento per questa sera, venerdì 13 marzo, alle 20 e 30, all’Auditorium della Provincia in via Corridoni, 16.
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