La crisi di democrazia che scuote il paese è frutto della lontananza dei cittadini dalle sedi in cui si decidono le questioni che riguardano la vita di tutti.La sensazione è che le opinioni delle persone non contino nulla. Di qui il disamore verso la politica e verso chi la pratica, perché delle altrui opinioni i politici non tengono alcun conto.Servirebbe:sollecitare le persone a rispondere a quesiti semplici su questioni di interesse generale immediato che interessano tuttifare in modo che il politico avverta il peso delle opinioni e sia costretto a schierarsi
per esempio:1. vi pare giusto che delle conversazioni di uomini politici che rivelao l’uso dei poteri pubblici per fini privati non debbano essere conosciute dai cittadini? (esempio: promesse di agevolazioni in cambio di favori personali?)2. vi pare giusto che tali conversazioni vengano distrutte perché nessuno ne sappia mai nulla?3. vi pare giusto che in caso di incoscienza, ciascuno sia in ogni caso sottoposto ad alimentazione forzata, con sondino o per via endoscopica, anche se dichiarò di non volervi mai essere assoggettato?4. vi pare giusto che i pubblici ministeri dipendano dal governo, e siano tenuti a procedere solo per i reati che il governo indica?5. vi pare giusto che i pubblici ministeri non possano disporre indagii per fatti che la polizia non denuncia?6. vi pare giusto che si paghino i difensori d’ufficio con costi ingenti per lo Stato anche per reati minimi di persone irreperibili e di identità sconosciuta?7.
vi pare giusto che solo il lavoratore dipendente paghi fino al centesimo le tasse?8. vi pare giusto che si autorizzino ronde organizzate di individui con potere di spiare la condotta e i movimenti di qualsiasi cittadino? A spese dello Stato o di privati? E di riferire quel che vedono alle questure?
* Ubaldo Nannucci, socio di LeG, è stato procuratore capo a Firenze
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