Bloccare subito la riforma dell’ordinamento giudiziario che domani è in calendario in Senato e fermare la sfregio della Costituzione. Per essere credibile, Sandro Bondi deve partire da qui. Il dialogo tra maggioranza e opposizione che il coordinatore di Forza Italia auspica non può ignorare i grandi valori democratici che queste riforme minano. Senza la condivisione dei principi fondamentali della nostra Repubblica il gentlemen’s agreement di cui parla ora Bondi, dopo mesi di scontro durissimo su tutti i fronti, sarebbe solo un’intesa di potere, un patto tra belligeranti che non porterebbe nulla di utile al Paese. Diano una prova di buona volontà fermando, innanzitutto, l’attacco all’autonomia dei giudici.
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