In quelle alte sfere, però, oggi il vizio dell’abbandono della retta legalità costituzionale si manifesta al massimo grado con la manipolazione dell’articolo 138, essenziale norma di garanzia, della quale ci si vuole liberare per riscrivere in modo sbrigativo parti della Costituzione. Per fortuna, l’ostruzionismo ha imposto un rinvio a settembre della discussione parlamentare, che non è un prendere tempo, ma offrire opportunità alla riflessione. Un segno di buona salute istituzionale, in tempi così grami.