Quello che segue è l’intervento di Daniela Padoan, Presidente di Libertà e Giustizia, all’Assemblea Insieme per la Costituzione riunitasi a Roma il 27 maggio 2023.
Grazie per questa convocazione, così necessaria: “Insieme per la Costituzione”.
“Insieme” e “Costituzione” sono due parole essenziali nella fase difficile e straordinaria che ci tocca in sorte. Chi di noi si è interrogato, ha studiato, ha scritto sulla nascita di modelli autoritari, sul fascismo, vede ora al governo una destra erede e custode di una tradizione che risale ad Alleanza nazionale e, prima ancora, al Movimento sociale italiano, nato sulle spoglie della Repubblica di Salò.
Non è successo in un sol giorno, è il risultato di una legge elettorale di impianto maggioritario che ha consentito una moltiplicazione di seggi al primo partito di governo, e di un distacco sempre più ampio dei cittadini dalle istituzioni, come dimostra il crescente astensionismo.
Oggi ci tocca il compito di risignificare l’antifascismo, fondamento e carne viva della Costituzione repubblicana, sapendo che siamo di fronte a un progetto di riscrittura della storia che non possiamo chiamare altro che revisionismo.
La dialettica della democrazia rappresentativa è da tempo imbrigliata dal predominio degli esecutivi sul Parlamento, da leggi elettorali che squalificano il rapporto tra eletti e cittadini. L’esercizio della democrazia è reso impervio dalla precarizzazione del lavoro, dall’erosione del welfare, dall’impoverimento generale. Tutto questo svuota le stesse parole che usiamo: libertà, democrazia, giustizia. Apre a derive autoritarie, a una grammatica di violenza e repressione – dal decreto “rave” a quello “ecovandali” – a politiche di discriminazione, criminalizzazione, sopruso, di cui l’esempio estremo è la volontà di reintrodurre il ricorso alla tortura.
Allo stesso modo vediamo il rischio dello sgretolamento del sogno europeo, sfigurato dai nazionalismi, dalla guerra in Europa, dall’erosione dell’impalcatura dei diritti umani, a cominciare dalla politica europea e italiana sulla migrazione.
Dobbiamo opporci a un’Europa delle patrie, ricordando la prossima scadenza delle elezioni europee, e tenere la nostra Costituzione come “stella polare”. Lo chiese Liliana Segre al momento di passare la presidenza del Senato a chi non ha mai rinnegato le radici che affondano nella destra radicale, nel centenario della marcia su Roma. Lo definì una “vertigine”. “Non è poesia e non è utopia” disse “è la stella polare che dovrebbe guidarci tutti”.
Ci vedremo in piazza nella grande mobilitazione indetta per il 30 settembre, e certamente prima, fin da domani, nella necessaria condivisione di responsabilità che in questo momento deve unire la società civile.
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Per seguire i lavori dell’intera mattinata il link è Insieme per la Costituzione, Roma, 27 maggio 2023