Con la sentenza contro Domenico Lucano, ex sindaco di Riace in Calabria, “si criminalizza l’idea stessa di accoglienza”. Così commenta Sergio Labate, neo presidente di Libertà e Giustizia a nome di tutta l’Associazione.
Lucano, infatti, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nel processo “Xenia”, svoltosi a Locri, in Tribunale, sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza emessa lo condanna a quasi il doppio degli anni di reclusione chiesti dalla pubblica accusa (erano 7 anni e 11 mesi).
“La passione civile, l’attenzione verso i più deboli e l’idea di un’accoglienza diffusa sono i tratti distintivi dell’impegno pubblico di Lucano -ricorda Labate-Un impegno che è stato una testimonianza fondamentale, in tempi in cui abbiamo assistito a una criminalizzazione permanente dei migranti, per ricordarci degli obblighi di accoglienza che la Costituzione italiana, in particolare all’articolo 10, prescrive”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà umana e politica a Mimmo Lucano -conclude quindi il nuovo presidente di LeG- e non smettiamo di confidare nel fatto che l’ordinamento giudiziario abbia tutti gli strumenti per riconoscere i propri errori e correggere una sentenza che sembra, oggettivamente, abnorme”.