La Rai alla prova dell’approfondimento politico

14 Gennaio 2018

Non so se qualcuno di voi ieri sera ha visto su Rai 2 la prima puntata di “Kronos”, nuova trasmissione  che viene così presentata dall’ufficio stampa della Azienda: “La nuova cifra stilistica di Rai2 coinvolge anche l’approfondimento politico, che cambia. Al via il talk “Kronos-il tempo della scelta”, da venerdì 12 gennaio alle 21.20 su Rai2, condotto da Annalisa Bruchi e Giancarlo Loquenzi, per traghettare il pubblico fino alle elezioni politiche, coniugando nuovi linguaggi e punti di vista differenti.

“Kronos-il tempo della scelta” sarà un gioco delle parti tra i conduttori, Annalisa Bruchi e Giancarlo Loquenzi, chiamati ad accompagnare il  telespettatore attraverso percorsi narrativi specifici, finalizzati alla comprensione di un argomento e alla messa a fuoco delle possibili soluzioni e diverse chiavi di lettura”.

Si è trattato, a mio avviso, di qualcosa di allucinante: si parte con un servizio che descrive la carriera politica di Silvio B. come costellata da una serie di “colpi di Stato” (uno per tutti: il non aver voluto ricontare le schede nel 2006 dopo che Prodi avrebbe vinto coi brogli…) che l’hanno distrutta. Segue una pseudo-intervista senza (sostanziale) contraddittorio al predetto (meglio sarebbe dire: un comizio), il quale conferma (ovviamente) il contenuto del servizio, e prosegue magnificando gli effetti “miracolosi” (SIC) della flat tax da lui proposta, che consistono nel fatto che più si riducono le aliquote,
più crescono gl’introiti dello Stato (perché non abolire del tutto l’imposta sui redditi, allora? azzereremmo il debito…), e via di questo passo sui principali temi di attualità.

Insomma, uno spottone elettorale che sarebbe già difficilmente tollerabile se si trattasse di pubblicità a pagamento. Invece è propaganda gratuita fatta a spese di chi paga il canone, a favore di un miliardario condannato per frode fiscale con sentenza passata in giudicato, e per di più proprietario di ben 3 reti TV sulle 7 generaliste esistenti.

Sarebbe questo il modo di “traghettare il pubblico fino alle elezioni politiche”? Si tratta di una prova generale di larghe intese, o B., senza che si sapesse, si è comprato anche Rai 2? (in questo caso è pregato di esibire le fatture…).

Penso che (dopo aver visionato in streaming la trasmissione: magari sono io che ho avuto un incubo…) il Nazionale potrebbe interessare della cosa AGCOM e Commissione Parlamentare di Vigilanza.

(*) L’autore è socio del Circolo LeG di Firenze

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