Democrazia e sviluppo in Sicilia e nel Meridione d’Italia

22 Set 2014

Nel borgo medievale di Montalbano Elicona, nella sala “Arnaldo da Villanova” dell’antica dimora castellana di Federico III d’Aragona, si è svolta la seconda edizione della Scuola di Cultura Politica di LeG Messina . Caldeggiando il fine dello scorso anno “Pensare Globalmente Agire Localmente”, quest’anno con la collaborazione di LeG Palermo il focus dell’edizione è stato “Democrazia e sviluppo in Sicilia e nel Meridione d’Italia”.

PartecipantiNel borgo medievale di Montalbano Elicona, nella sala “Arnaldo da Villanova” dell’antica dimora castellana di Federico III d’Aragona, si è svolta la seconda edizione della Scuola di Cultura Politica di LeG Messina.
Caldeggiando il fine dello scorso anno “Pensare Globalmente Agire Localmente”, quest’anno con la collaborazione di LeG Palermo il focus dell’edizione è stato “Democrazia e sviluppo in Sicilia e nel Meridione d’Italia”.
Poco accademica e molto diretta, la Scuola è stata una riuscita occasione per introdurre nel linguaggio di LeG il tema di un “nuovo meridionalismo” non autoassolutorio né recriminatorio ma lucido, informato e deciso a tagliare legami anche culturali con un passato per molti aspetti pesante.
Emanuele Felice, giovane storico economico dell’università autonoma di Barcellona, ha dato la giusta cornice scientifica ai lavori illustrando i motivi della “modernizzazione passiva” del Sud.
Da qui, il via a tre giorni di discussioni intense e franche con protagonisti dell’economia, dell’associazionismo e dello Stato, come Elio Sanfilippo, presidente di Coop Sicilia, Giovanni Passariello, vice presidente di Confindustria Palermo, Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, il quale con efficacia ha presentato non solo le opportunità dei bandi dell’Agenzia ma anche un’attuale visione politica sul tema del lavoro e dei giovani nella prospettiva del nuovo governo.
GiusiFurnariLuvaràAssai interessante il dibattito originale tra Politica e Cultura della tavola rotonda avviato dall’ex coordinatrice LeG Messina Giusi Furnari Luvarà, nonché assessore regionale ai Beni Culturali e i due straordinari interpreti del teatro e della cultura isolana, Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Un dibattito fraterno e profondo, senza indulgenze da nessuna delle due parti che hanno anche saputo evitare banali “sicilitudini” in un confronto sinceramente rivolto a capire meglio la cultura siciliana, il suo specifico e i modi più opportuni per aiutarla e promuoverla. A questo è seguita una meravigliosa performance teatrale di Vetrano e Randisi, tratta da Totò e Vicè del grande Franco Scaldati.
Utili anche gli interventi di Rita Barbera, coordinatrice di LeG Palermo, sul valore economico e civile di nuove politiche di welfare, e di Pippo Campione sulla politica regionale.
La Scuola è stata poi conclusa, in un modo che migliore non si poteva, da Giovanni Pagano, giovane dirigente della Coop Sicilia ed esponente di Libera, che con notevole capacità argomentativa ha toccato molti temi economici e di cultura civile in Sicilia.
Assai partecipati i gruppi di studio che al termine di ogni sessione hanno permesso uno scambio di opinioni informale con i relatori.
Il gruppo di lavoro di LeG Messina che ha lavorato all’organizzazione e moderato sessioni e gruppi di lavoro era composto da Nando Centorrino (autore anche delle foto che accompagnano questo report), Luigi D’Andrea, Paolo Genovese, Aldo Liparoti, Lucia Tarro, Angela Trimarchi, Giuseppe Sanò: a loro il grazie di tutto il circolo. Un grazie anche ai dipendenti del Comune di Montalbano Elicona, al sindaco dott. Filippo Taranto e al vice sindaco on. Marcello Greco, che ha contribuito a vari momenti di dibattito con importanti riflessioni.

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