«La corruzione non è un fatto volontario da cui ci si può allontanare solo perché lo si decide. La realtà è che la diffusione della corruzione è diventata un humus nella vita politica e sociale dell’Italia»: queste le parole del giurista Gustavo Zagrebelsky intervenuto in chiusura della manifestazione “Per un’Italia libera e onesta. Ripartiamo dalla Costituzione“, organizzata dall’associazione Libertà e Giustizia, di cui è presidente onorario. «Siamo sicuri di essere immuni dal meccanismo omnipervasivo che si genera tra i concetti di fedeltà e protezione e che si basa su una violazione della legge?» ha domandato Zagrebelsky, alla folla di piazza XX Settembre. Il tema dell’onestà e delle riforme costituzionali in Italia appassiona molti cittadini, come hanno dimostrato quelli che ieri hanno affollato la piazza, arrivando a Modena da tutta l’Italia. Temi caldi e all’ordine del giorno dell’agenda parlamentare hanno trovato eco nella manifestazione in cui sono intervenuti personaggi di spicco tra cui Stefano Rodotà, Sandra Bonsanti, Marco Travaglio e Paul Ginsborg.
Tra il pubblico presente alcuni commenti: «Questa è la festa della Costituzione e della Repubblica italiana – ha commentato Gisella, venuta a Modena da Brescia – Siamo qui per dire che noi vogliamo sì le riforme, ma bilanciate, che mantengano le caratteristiche della nostra repubblica parlamentare». «Penso che Renzi abbia bisogno di interlocutori politici, perché ci sono tante cose buone tra quelle che dice, ma ci sono anche “cattive compagnie”. Un interlocutore come questa manifestazione è ottimo e necessario», ha dichiarato Claudio di Modena. Anche il parlamentare Pd Pippo Civati era tra il pubblico: «Seguo con piacere le critiche rispetto al tema costituzionale – ha dichiarato Civati – sono molto laico da questo punto di vista, se si riesce a migliorare le cosiddette riforme, che per ora sono a uno stadio embrionale, io sono contento». Con il patrocinio del Comune, l’evento è stato salutato anche dal sindaco Pighi.
Madrina della manifestazione è stata Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, che ha aperto l’incontro celebrando il 2 Giugno, «rinnovando un patto di fedeltà e la gratitudine di quel popolo di cittadini che ci consegnarono la Costituzione, una carta che conteneva le garanzie affinchè le tentazioni autoritarie non avessero posto». Ha poi continuato citando una frase di Piero Calamandrei sul concetto di libertà politica, che, diceva, «è il diritto di non essere d’accordo con la volontà di governo; e da questo diritto nascono tutte le libertà del cittadino». E Calamandrei è stato citato anche dall’attore Fabrizio Gifuni, che ha ricordato l’importanza della scuola: «Non c’è dubbio che in una democrazia, a lungo andare, la scuola è più importante del Parlamento, della Magistratura e della Corte costituzionale perché la coscienza e la competenza di quegli uomini che domani saranno in Parlamento o nella Magistratura, è creazione della scuola».
Grandi applausi poi per l’intervento di Stefano Rodotà che ha ribadito l’importanza dello spirito critico e della partecipazione attiva dei cittadini «Il dissenso, o meglio lo spirito critico è visto come qualche cosa che urta e questo impoverisce la discussione democratica… La passività ha invaso l’intero Paese. Dobbiamo discutere della costituzione, ma dobbiamo impegnarci sempre di più a discutere le sorti della Repubblica». Entrando poi nel merito delle riforme c’è stato un grande consenso tra il pubblico quando Rodotà ha commentato che «la peggiore conservazione è nella legge elettorale approvata dalla Camera». «Mi ha impressionato la soglia di sbarramento per i non coalizzati, che è l’8%, perché significa chiudere la bocca ai dissenzienti e non consentirgli la presenza nel Parlamento – ha ripreso la costituzionalista Lorenza Carlassare. Secondo Carlassare infatti il rischio è quello di un attacco alla democrazia costituzionale basata sul pluralismo «che nasce per porre limiti e regole al potere». «Dobbiamo cominciare a sviluppare spirito critico – ha ribadito anche Marco Travaglio – e a non bere più tutto quello che ci viene raccontato. Dubitate, dubitate, dubitate».
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una lezione di disonestà invece oggi riempie le prime pagine dei giornali (ma và?)
Ma quel birichino di un toscanaccio vuoi vedere che ci spiegherà, con nuove slide e mancia all’uscita, che la colpa è di quei cattivoni di imprenditori che hanno fatto cadere in tentazione tante anime belle, politici di dx e sx e funzionari( insieme siam più forti)? che, come ben sappiamo (in grassetto sulla slide) hanno scelto quelle professioni per l’altro senso civico e morale che li contraddistingue , per difendere i nostri diritti e interessi lottando indefessamente contro la corruzione e i corrotti. E chi dubita ed è schifato da questo sistema politico corrotto e corruttore è in malafede e non ha capito niente. E quindi continueranno a testa alta a fare riforme,costituzionali e non, con pregiudicati (ingiustamente) corrotti (anime belle plagiate) e indagati (a loro insaputa corrotti). Amen
Il Presidente Giorgio Napolitano ci informa della benevolenza internazionale per il nostro Paese in relazione alla Resistenza al nazismo. Non commenteremo in questa sede le diverse facce mostrate all’epoca ed in seguito da un popolo acclamatore del fascismo, redento, purtroppo, con lacrime e sangue. Poi scivola sugli echi di simpatia europea su Renzi, come un qualsiasi sprovveduto neofita delle consuetudini diplomatiche che hanno incensato Berlusconi fino al momento di affondarlo. Conclude rivendicando le affettuosissime attestazioni della Regina Elisabetta…un vanto che forse alle origini del Pci, da cui Napolitano stesso è partito, sarebbe apparso abbastanza stravagante. Nelle colonne parallele della stessa pagina di Repubblica Eugenio Scalfari, il fondatore, scrive : Leggi tutte firmate da Napolitano. Massimo Giannini,, giovedì 5 giugno, con una memorabile pagina intitolata “LA GRANDE IPOCRISIA”, ha dipinto il quadro a cui appartiene oggi, purtroppo, la maggior parte della sinistra in cui hanno creduto gli elettori, Napolitano compreso, io temo. Verdini, emissario pluri indagato di Berlusconi , a sua volta pluri imputato oltre la condanna definitiva, è la parte scelta dal Presidente della Repubblica per la rifondazione di uno Stato corrotto ? … Napolitano lo dica, se così la pensa, o si dimetta, come qualche milione di italiani credono sia venuto il momento, per tagliare per sempre nobili radici male sviluppate, Giampiero Buccianti
A rettifica dell’intervento delle 6.55
Il Presidente Giorgio Napolitano ci informa della benevolenza internazionale per il nostro Paese in relazione alla Resistenza al nazismo. Non commenteremo in questa sede le diverse facce mostrate all’epoca ed in seguito da un popolo acclamatore del fascismo, redento, purtroppo, con lacrime e sangue. Poi scivola sugli echi di simpatia europea su Renzi, come un qualsiasi sprovveduto neofita delle consuetudini diplomatiche che hanno incensato Berlusconi fino al momento di affondarlo. Conclude rivendicando le affettuosissime attestazioni della Regina Elisabetta…un vanto che forse alle origini del Pci, da cui Napolitano stesso è partito, sarebbe apparso abbastanza stravagante. Nelle colonne parallele della stessa pagina di Repubblica Eugenio Scalfari, il fondatore, scrive : Leggi tutte firmate da Napolitano. Massimo Giannini,, giovedì 5 giugno, con una memorabile pagina intitolata “LA GRANDE IPOCRISIA”, ha dipinto il quadro a cui appartiene oggi, purtroppo, la maggior parte della sinistra in cui hanno creduto gli elettori, Napolitano compreso, io temo. Verdini, emissario pluri indagato di Berlusconi , a sua volta pluri imputato oltre la condanna definitiva, è la parte scelta dal Presidente della Repubblica per la rifondazione di uno Stato corrotto ? … Napolitano lo dica, se così la pensa, o si dimetta, come qualche milione di italiani credono sia venuto il momento, per tagliare per sempre nobili radici male sviluppate, Giampiero Buccianti