La Corte costituzionale, nella camera di consiglio proposta dalla Corte di cassazione (n. 227 del 2013), ha dichiarato incostituzionale l’attuale normativa sulle tossicodipendenze (legge Fini-Giovanardi) che dal 2006 equipara le droghe leggere a quelle pesanti. Dovrà ora quindi essere stesa dal relatore ( prof.ssa Marta Cartabia), ed approvata dalla Corte, la motivazione del provvedimento, che poi sarà depositato in cancelleria e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
A norma dell’art. 136, primo comma, della Costituzione, le norme dichiarate illegittime cessano di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Quindi, al momento, l’effetto di caducazione non è attuale ma è prossima una rilevantissima modifica delle sanzioni penali in materia di stupefacenti. In modo assai sintetico, da una pena teorica prevista per la detenzione e spaccio fino a 20 anni per le droghe leggere si ritorna ad una (molto piu ragionevole) pena fino a 6 anni. Con tutte le conseguenze pratiche in tema di misure alternative ed altro e le necessarie scarcerazioni per gli imputati,condannati in primo e secondo grado ( ma NON definitivamente) a pene superiori di quelle previste per l’antico art.73 della legge Iervolino/Vassalli. Per chi e definitivamente condannato nulla cambia: ma è evidente che ragioni di equità imporranno un intervento legislativo con una legge transitoria. Calcolare il numero di detenuti che potranno essere scarcerati è oggi difficilissimo, perchè ogni caso dovrà essere esaminato dal giudice competente: si parla comunque di diecimila su un totale di circa 24mila detenuti per reati legati agli stupefacenti, ma si tratta di un vero pronostico azzardato.
Leggi: i testi della legge Fini/Giovanardi, della legge precedente che automaticamente rientrerà in vigore al momento della pubblicazione della sentenza e il testo successivo alle modifiche.