Le risposte dei candidati: Sofia Martino

07 Febbraio 2013

1. Lavoro e ingiustizia sociale
Il lavoro, leva di sviluppo della persona e chiave di accesso alla cittadinanza, è oggi sotto attacco; una cittadinanza senza lavoro è priva di reddito e quindi di partecipazione alla produzione della ricchezza nazionale; da questa situazione scaturisce, come legittima conseguenza, una grave sperequazione, foriera di ingiustizie sociali; inaccettabili 46 forme contrattuali, molte delle quali utilizzate impropriamente e abusivamente per celare veri e propri rapporti di lavoro subordinato, al fine di non garantire adeguata retribuzione, tutele sindacali e diritti. A seguito, poi, della “controriforma” Fornero, che ha letteralmente fregiato l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, favorendo l’uscita dal mondo del lavoro e non certo l’entrata nello stesso, Sel ha aderito e promosso il referendum volto al ripristino dello stesso e si batterà, in Parlamento, per la sua estensione alle categorie di lavoratori ad oggi non tutelati, oltre che per l’introduzione del reddito minimo garantito, presente in tutti i paesi europei, ad eccezione di Grecia Ungheria ed Italia ( abbiamo, per questo, raccolto firme, al fine di promuovere una legge d’iniziativa popolare, assieme all’associazione “Tilt!”), che tuteli disoccupati, precari e sottoccupati.

2. Conflitto d’interessi e libertà d’informazione
Sel, in totale accordo col Pd, intende promuovere in Parlamento una legge che risolva il conflitto d’interessi, impedendo che il paese possa essere rappresentato da personalità che legiferino “pro domo sua”: il berlusconismo ha violato la separazione tra interessi pubblici e privati, ingenerando un uso privato dello Stato, situazione inaccettabile.Il duopolio RAI-Mediaset, che già rappresentava uno scandalo, si è trasformato in una subordinazione dei palinsesti e dell’indotto economico della RAI (penso alla raccolta pubblicitaria, agli interessi dell’impero televisivo berlusconiano). Berlusconi e i suoi uomini rappresentavano il “Dominus assoluto” sia dell’emittenza privata, di proprietà, sia dell’emittenza pubblica, sottoposta al controllo politico di chi governava, orientando il mercato delle risorse in chiave promozionale per le aziende dell’allora Presidente del consiglio. Questa situazione ha reso il nostro paese una grave anomalia nelle democrazie occidentali, sprofondandolo verso il basso nelle classifiche internazionali sulla libertà dell’informazione.

3. Giustizia, criminalità e corruzione
La lotta alle mafie e alla corruzione non è un “problema” escusivamente di sicurezza; è parte di un progetto di società volta a riformare socialmente e moralmente il paese: Sel aderisce all’iniziativa di “Libera” di Don Ciotti “Ripartire dal futuro”, e si impegna, con i suoi candidati, qualora eletti, a promuovere la legge anticorruzione nei primi 100 giorni di governo.La giustizia deve essere efficace e veloce; non deve essere tollerante verso i potenti e spietata con i migranti ( vedi Legge Bossi/Fini) e gli emarginati ( (vedi Legge Fini/Giovanardi); Sel dice “NO” alla criminalizzazione dei migranti senza permesso di soggiorno e si batterà per la liberalizzazione delle droghe leggere, utile a combattere le mafie che hanno, nel loro spaccio, la più grossa fetta dei loro introiti e per una legge rigida contro l’evasione fiscale.

4. Riconoscimento dei diritti civili
In questo paese i diritti sono un “problema”: il “problema” degli omosessuali; il “problema” delle coppie di fatto; il “problema” del fine vita; il “problema” della procreazione assistita: noi intendiamo sostituire la parola “problema” con “libertà”; vogliamo diritti interi per tutti e intendiamo batterci per una legge contro l’omofobia; anche il diritto alla salute, teoricamente tutelato dalla nostra Costituzione, deve essere realmente garantito da un servizio sanitario pubblico e universalistico; non è più possibile tagliare la spesa sanitaria, perché a farne le spese sono coloro che non si possono permettere una sanità privata.

5. Laicità dello Stato
Bisogna ridefinire nettamente i confini tra Stato e Chiesa: lo Stato italiano è uno stato laico e non è possibile che le scelte legislative su temi sensibili, come i diritti, siano subordinate al beneplacito della Chiesa.

6. Legge elettorale
Sel intende promuovere una nuova legge elettorale ( che contemplerebbe anche la revisione del V capitolo della Costituzione), volta a garantire una maggiore partecipazione dei cittadini alla scelta dei propri rappresentanti ( è per questo motivo che, non accettando il “porcellum”, noi e il Pd abbiamo selezionato i candidati sul territorio, attraverso le primarie) e a ridefinire i rimborsi elettorali, legandoli esclusivamente alle spese sostenute per le attività politiche promosse sui territori in campagna elettorale.

7. Legge sui partiti (art.49 della Costituzione)
Oggi, i partiti politici, dopo la lunghissima inattuazione dell’articolo 49 della Costituzione, sembrano essere favorevoli all’approvazione di una legge che imponga un minimo di democrazia interna; Sel è, ovviamente, favorevole alla piena realizzazione dell’art.49 e si avvale già di strumenti volti all’esercizio della democrazia, attraverso le assemblee dei circoli, delle federazioni provinciali, delle assemblee regionali e di quella nazionale, oltre che delle primarie, applicabili a tutti i livelli, per la selezione dei propri rappresentanti.

8. Formazione ( scuola e Università) e ricerca
31° paese su 32, nella classifica OCSE sugli investimenti in formazione, siamo il paese più ricco, in termini di patrimonio storico-artistico-letterario, ma destiniamo lo 0,6% circa degli investimenti pubblici in cultura, ricerca e innovazione; eppure i paesi in vetta alle classifiche, come la Scandinavia, dimostrano che gli investimenti in cultura, formazione e ricerca valgono diversi punti di PIL: Sel intende promuovere il rilancio della scuola pubblica, la sua riqualificazione, la formazione continua e, al contempo, si attiverà perché vengano garantiti i diritti acquisiti dei precari della scuola ( per questo motivo l’Italia è stata bacchettata dall’UE), falcidiati dai tagli irresponsabili del ministro Gelmini ( a cui il successore Profumo non ha posto rimedio), che hanno determinato le classi “pollaio” e il non rispetto del diritto al sostegno per gli alunni diversamente abili ( molti dei quali sono dovuti ricorrere alla magistratura per vedersi riconoscere un diritto…) e per garantire il diritto allo studio degli studenti universitari, mortificato dai tagli alle borse di studio operati dal MIUR ( in contraddizione con quanto formalmente garantito dalla Costituzione).

9. Tutela del territorio
Valorizzazione beni culturali e ambientali: Sono da intendersi come beni ambientali: l’acqua, di cui si deve favorire la pubblicizzazione delle reti e dei sistemi di gestione ( in ottemperanza a quanto disposto dall’esito referendario); il territorio, che deve essere tutelato dal dissesto idrogeologico con una serie di interventi che determinerebbero l’avvio di migliaia cantieri ( che garantirebbero la ripresa del settore edile, senza ulteriori cementificazioni, con l’utilizzo di fondi, ad oggi bloccati a causa del patto di stabilità, come i fondi comunitari e i fondi Fas, ); le attività agricole, da valorizzare, in termini di riqualificazione, innovazione, promozione di filiere corte e di prodotti bio ( Sel aderisce all’appello “NO OGM”), al fine di favorire una crescita intelligente e sostenibile del settore, per troppo tempo bistrattato, ma che può creare numerosi posti di lavoro; l’ambiente, da tutelare, oltre che con la tutela dei parchi e delle aree caratterizzate da biodiversità, anche attivando una efficace raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclo, il recupero e il riuso dei materiali, ove possibile ( anche questo settore, coniugato a sistemi innovativi, potrebbe essere foriero di nuovi posti di lavoro); le energie rinnovabili, da prediligere, sia per motivi legati alla tutela dell’ambiente, sia per impedire il perpetuarsi di un ricatto politico-economico a cui siamo sottoposti, per l’uso dei combustibili fossili, dannoso sotto ogni profilo.

10. Politica economica e fiscale come strumento di equità
Troppe tasse e servizi inefficienti; il sistema fiscale è squilibrato e incapace di contrastare i comportamenti illeciti; urge la patrimoniale sui grandi patrimoni e la tassazione delle rendite finanziarie, per ridurre la pressione fiscale su chi paga le tasse ( lavoratori dipendenti, collaboratori e pensionati) e sulle imprese, incentivando la ripresa dell’occupazione attraverso un sistema che agevoli fiscalmente le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

* candidata SEL alla Camera in Sicilia 2 (Sicilia Orientale)

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