(ASCA) – Roma, 24 nov – Ritrovare entusiasmo a partire dalla Costituzione e’ l’antidoto migliore contro l’antipolitica. Lo evidenzia, in un messaggio inviato ai responsabili dell’associazione Liberta’ e Giustizia, in occasione della manifestazione ”Per una nuova stagione costituzionale”, in corso oggi al Forum di Assago, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, impegnato a Venezia nella chiusura della Conferenza governativa sull’amianto.
”Avrei voluto essere li’ con voi a condividere il comune attaccamento alla Costituzione italiana e ai principi-valori che l’hanno ispirata e che la ispirano (in quanto la Costituzione non e’ soltanto proclamazione verbale e cartacea, ma vive attraverso le generazioni che la praticano e la declinano) – scrive il ministro -. Ogni Costituzione e’ fondamento di diritti, ma anche di doveri. Da essa occorre trarre, soprattutto in un tempo come quello che viviamo, energie ed entusiasmi. La Costituzione italiana stimola alla produzione di idee per la politica e la societa’ civile e ci insegna che la politica non e’ cosa banale, ma un dovere di tutti i cittadini. Essa garantisce la possibilita’ di contribuire al bene del Paese prevedendo per tutti la possibilita’ di accesso alle cariche pubbliche. Non si fa politica solo dentro le istituzioni, ma anche con le scelte quotidiane di attenzione e di rispetto delle persone, cercando di intrecciarle attorno alla ricerca di una societa’ piu’ solidale, in una parola piu’ libera e giusta, capace di fare del pluralismo culturale e religioso un volano di civilta’ e non l’occasione di antistorici steccati. Politica non e’ qualcosa che uno fa e altri stanno a guardare.
Questa e’ la concezione della politica che hanno i teorici e i pratici dell’antipolitica, non quella che troviamo nella Costituzione della Repubblica”.
”Ritrovare entusiasmo a partire dalla Costituzione – conclude Balduzzi – e’ allora oggi l’antidoto migliore all’antipolitica. Nella Costituzione italiana vi sono, certo, le risposte alla crisi della politica che oggi viviamo. Ma occorre passione per leggerle e per declinarle, trovando in essa, per coloro che scelgono e sceglieranno di entrare nelle istituzioni, anche le ragioni del proprio impegno e i binari entro i quali procedere, a partire dal dovere di adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina e onore. Si sta nelle istituzioni per servire le istituzioni e si e’ uomini di Stato solo se si serve lo Stato, secondo la lezione di un comune e grande amico, Oscar Luigi Scalfaro, che ci ha lasciato tutto cio’ come eredita’. Non fardello pesante, ma lieve e sereno, nella consapevolezza che questa e’ l’unica giusta strada sulla quale puo’ camminare chi sceglie la politica non come carriera, ma come dovere”.