Nell’ambito del ciclo “ETICA PUBBLICA E PRATICA DELLA POLITICA”
PROF. ANDREA DI NICOLA
DOCENTE DI CRIMINOLOGIA – UNIVERSITÀ DI TRENTO
A vent’anni dalle inchieste di Mani Pulite, cosa è stato fatto dal legislatore italiano per arginare la corruzione’ ? Esiste nel sistema normativo del nostro paese un insieme di regole che protegge il cittadino e la vita pubblica dalla debolezza morale dei suoi rappresentanti? Quali nuove leggi potrebbero incidere sulla corruzione?
In altre parole, si vorrebbe capire se esiste o potrebbe esistere un rimedio ad una corruzione pubblica, che penetra ogni settore della società , che è trasversale ad ogni forza politica e che resiste ad ogni cambio di governo.
Sono interrogativi di assoluta attualità in un momento in cui assistiamo sbigottiti ad un quotidiano susseguirsi di episodi di pratiche illegali di una gravità inaudita.
Ma la domanda è di attualità anche perché, sembra di prossima realizzazione, la nuova legge contro la corruzione ed è allora importante capire in cosa essa consista, quali siano le sue concrete probabilità d’attuazione ed anche se essa possa fare parte delle priorità di questo governo. E vi è infine un’ ulteriore, non eludibile domanda: qual’ è, in questo stato di cose, il livello di responsabilità cui sono tenuti anche i singoli cittadini e l’intero corpo sociale?
Di tutto questo, come delle cause e dei costi di un corruzione diffusa, si ragionerà nel terzo incontro del ciclo che il circolo vicentino di Libertà e Giustizia ha dedicato quest’anno, in occasione del ventennale di Tangentopoli, all’indagine sul degrado dell’etica pubblica in Italia.
Titolo dell’incontro, che si svolgerà mercoledì 28 marzo, nella biblioteca del Liceo Brocchi, via 11 febbraio, alle 20.30 a Bassano è “La questione morale e le risposte del legislatore”. Relatore il prof. Andrea Di Nicola, docente di criminologia della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Trento, presentato dal professor Fulvio Cortese, docente di istituzioni di diritto pubblico della stessa facoltà.