Marco Milanese è salvo, come tutti pronosticavano dopo il ritrovato accordo (ma quanto durerà?) tra Berlusconi e Bossi. I conti dicono che nella maggioranza ci sono stati sette franchi tiratori, ma sono davvero troppo pochi per poter parlare di spaccatura nella maggioranza. Forse è più interessante l’assenza di Giulio Tremonti. Giustificatissima, visto che era in volo verso Washington per partecipare alla riunione del Fondo Monetario Internazionale. Ma ugualmente clamorosa, tanto da alimentare polemiche velenose nei suoi confronti da parte dei colleghi del Pdl. Chissà, forse il ministro del Tesoro non ha voluto sporcarsi le mani, o forse ha ritenuto che la sua presenza avrebbe esacerbato gli animi e peggiorato le cose. Vedremo.
Per ora quel che appare chiaro è il solco sempre più profondo che divide il Palazzo dalla realtà. La diretta televisiva di Sky ne ha dato una rappresentazione plastica. Mentre sullo schermo oratori di secondo e terzo piano si scalmanavano al microfono discettando di democrazia e presunzione di innocenza, di sacralità del Parlamento e di fumus persecutionis, scorreva la striscia delle notizie: lo spread tra btp italiani e bund tedeschi ha superato i 400 punti…le Borse crollano…il titolo Fiat sprofonda e via elencando.
Sembra che questa maggioranza e questo governo vivano sulla luna. L’Italia tracolla, il mondo si vergogna di noi, e loro, tetragoni, sono lì a difendere l’indifendibile, ad arrampicarsi sugli specchi per guadagnare ancora qualche mese, qualche settimana, magari anche solo qualche giorno. Qui il caso Milanese non c’entra, o al massimo è solo l’ultimo sintomo della malattia. Se Berlusconi non sgombra il campo al più presto ci porterà tutti a fondo. Possibile che, oltre a qualche spirito libero come Pisanu, nella maggioranza parlamentare nessuno se ne renda conto?
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