Caso Penati, Bersani svegliati!

08 Settembre 2011

È fin troppo evidente infatti che al di là della disinvoltura del singolo esponente o della sua propensione a trattare affari pubblici per arricchirsi personalmente, si tratta adesso di capire se quel genere di finanziamenti siano stati (e lo siano tutt’ora) endemici alla struttura e all’organizzazione del partito democratico e se Bersani e il suo staff si stiano attrezzando a cambiare il partito facendo di una moderna questione morale il senso stesso della sua esistenza.

Di fronte all’ultima accusa a Penati, il Pd non potrà limitarsi a convocare i garanti del partito per decidere se sia venuto il momento di far seguire alla sospensione una vera e propria espulsione, magari  con un piccolo ritocco allo statuto.

La questione non riguarda più solo l’ex capo politico della Lombardia o solo il capo della segreteria politica di Bersani e i suoi comportamenti. E nemmeno riguarda più soltanto il Pd lombardo. Non è più procrastinabile, a mio avviso, il momento in cui il maggior partito italiano di opposizione faccia i conti su cosa sia oggi il Pd e soprattutto su come dovrà essere il partito di domani.

È fin troppo evidente infatti che al di là della eventuale disinvoltura del singolo esponente o della sua eventuale propensione a trattare affari pubblici per arricchirsi personalmente, si tratta adesso di capire se  quel genere di finanziamenti siano stati (e lo siano tutt’ora) endemici alla struttura e all’organizzazione del partito democratico e se Bersani e il suo staff si stiano attrezzando a cambiare il partito facendo di una moderna questione morale il senso stesso della sua esistenza.

Insomma, l’appesantirsi della posizione di Penati richiede oltre alla vera e propria espulsione e la richiesta di dimissioni dal Consiglio regionale lombardo, una immediata riflessione su quanto dipendano episodi e vicende di corruzione dalla forma partito attuale o da quella ereditata dal passato. Bersani deve mostrare oggi ai suoi iscritti che tutto il resto del Pd è sano, che non scoppieranno altri casi Penati in altre regioni italiane e che non esistono forme illegali di finanziamenti.

Si tratta di affrontare finalmente il nodo di  come rinnovarsi e fare politica oggi e domani. Di come riconquistare la fiducia, di mostrare una via certa per un partito che la prossima volta potrebbe avere la responsabilità del governo del Paese. E che non può deludere gli sforzi e le aspirazioni di tanti cittadini onesti di uscire dal vortice di vergogna e illegalità in cui sono stati trascinati da Silvio Berlusconi.

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