L’Associazione nazionale magistrati è stata ricevuta oggi, 18 aprile, dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Nel corso dell’incontro i rappresentanti dell’Anm hanno ribadito la forte preoccupazione della magistratura per i contenuti delle annunciate proposte di riforma costituzionale e di alcune riforme ordinarie in corso di discussione in Parlamento. Hanno espresso, inoltre, vivo allarme per il clima insostenibile nel quale tali riforme si inseriscono: i quotidiani attacchi nei confronti della magistratura, le manifestazioni di piazza in prossimità dei palazzi di giustizia, gli insulti e le aggressioni fino all’affissione di manifesti che paragonano i pm alle brigate rosse, un’accusa delirante che offende la memoria dei tanti magistrati caduti per mano del terrorismo.
L’Anm respinge di essere trascinata in uno scontro politico e conferma la scelta di seguire un percorso rigorosamente istituzionale per far sentire la sua voce in merito alle riforme sulla giustizia.
Con riferimento alla riforma costituzionale, l’Anm ha manifestato i timori per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e per il rischio che il pm venga assoggettato alle maggioranze contingenti, con conseguente alterazione del corretto equilibrio tra poteri dello Stato anche attraverso la decostituzionalizzazione di principi fondamentali.
L’Associazione nazionale magistrati ha espresso vivo apprezzamento al Presidente della Camera per la disponibilità e per la sensibilità da sempre dimostrata riguardo ai problemi della giustizia e al ruolo svolto dall’Anm.
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