Volantini e megafono per raccontare la Costituzione, “che deve essere la nostra Patria e lì c’è posto per tutti”. Un successo la manifestazione di domenica, a Roma, “basta avere la pazienza artigiana di voler parlare a singoli passanti”.
Domenica pomeriggio in 20 persone siamo andati in una piazza per “parlare” con i cittadini su alcuni temi scottanti: referendum e nucleare, trucco della prescrizione breve ed altre truffe delle parole, speculazione finanziaria silenziosa che fa alzare i prezzi; abbiamo persino distribuito la traduzione della “Risoluzione 1973” sulla Libia.
Pensavamo di fare una cosa utile, ma non di ricevere tutto il gradimento che molti passanti ci hanno manifestato (anche se qualche parolaccia di berlusconani praticanti ce la siamo presa..).
Ma la sorpresa è stata la conversazione che un nostro amico è riuscito a tenere con un passante di destra dichiarato. “All’inizio era aggressivo – ci ha raccontato – ma poi gli ho fatto notare che la Costituzione deve essere la Patria dove c’è posto per tutti. E lì, ci ha pensato e lentamente ha cambiato tono…”
Con dei volantini scritti in modo semplice e un megafono si possono ancora fare azioni di consapevolezza formidabili.
Basta avere la pazienza “artigiana” di voler parlare a singoli passanti o al massimo a gruppetti di 5- 6 persone alla volta, con “nano-comizi” di 5 minuti, da ripetere per ore.
“Perché i partiti dell’opposizione non fanno così? – mi ha detto una signora alla fine di un intervento – Perché non escono a dire le cose in modo chiaro?”