Benedizione delle case? Quest’anno, no grazie!

22 Febbraio 2011

Massimo Marnetto

La proposta di un credente indignato che vuole tenere chiusa la porta di casa finché quella del Vaticano sarà aperta a chi usa il suo potere contro il più alto presidio etico del nostro Paese: la Costituzione.

Ho messo questo cartello sulla mia porta, appena ho letto l’avviso di benedizione delle case.
“Caro sacerdote, quest’anno non voglio che lei benedica la mia casa”.

Avevo chiesto al presidente della CEI – insieme a tanti altri credenti –  di non incontrare Berlusconi, come segno di distanza della Chiesa italiana verso un uomo che ha eletto il potere del denaro a valore assoluto, ignorando i bisogni degli ultimi.
La mia richiesta è caduta nel nulla. Anzi, peggio: ho assistito ad un incontro pieno di ipocrita formalità, ben lontano dall’evangelico “sì sì; no, no”.
Quindi la mia porta rimarrà chiusa, finché quella del  Vaticano sarà aperta a chi usa il suo potere contro il più alto presidio etico del nostro Paese: la Costituzione”.
Un credente indignato.
*Massimo Marnetto è il coordinatore di LeG Roma

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