ROMA – Chi è già al lavoro nel nuovo cantiere, all’indomani del proclama di Mirabello, racconta che la “cosa” che sta per nascere sarà molto “leggera”. Un po’ Tea Party, un po’ An prima maniera, quella dei circoli tematici e territoriali. Gianfranco Fini si è guardato bene dal parlare di partito, ma quello è, con tanto di nome e simbolo che domenica campeggiava alle sue spalle. Un coordinatore nazionale, i due capigruppo ad affiancarlo, i 44 parlamentari a formare una sorta di ufficio politico e i circoli di Generazione Italia a costruire la base. Futuro e Libertà è ormai in pista.
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