Un tempo si sarebbe detto che Bersani oggi ha fatto un discorso “di sinistra”, attaccando sulla manovra del governo Berlusconi che chiede sacrifici solo ai più deboli: “chi ha di più deve dare di più”, “quanti turni vogliamo far fare agli operai prima di toccare un petroliere?”. Ha parlato da leader “di sinistra” accusando i “troppi silenzi” sui bisogni dei lavoratori, e invitando il capo del governo ad andare a casa se non gli piacciono i principi di uguaglianza, di indipendenza della magistratura, di libertà d’informazione scritti nella carta costituzionale. E, parlando anche dell’opposizione, ha denunciato “il conformismo della classe dirigente”. Bersani, oggi, c’era. E il Partito democratico? (s.b.)
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