Una cosa è certa: la legge che limita la libertà di stampa e penalizza le inchieste giudiziarie è una schifezza. I movimenti, le associazioni, i cittadini che non ci stanno lavorano insieme ad una manifestazione di piazza per protestare contro quella il ddl sulle intercettazioni, più che una norma, l’ennesimo muro alzato contro i possibili controlli, da quelli che Gustavo Zagrebelsky ha definito “i giri di potere oligarchico”.
Il 9 luglio ci sarà lo sciopero della stampa e può darsi che quella sia la data per organizzare la protesta. Può darsi, non è certo: la data e le modalità della manifestazione saranno discusse insieme, tra tutte le associazioni. Libertà e Giustizia, questa sera, partecipa alla riunione convocata a Roma, alle 18, nella sede dalla Fnsi, per fare il punto. LeG tornerà a ribadire che è necessario allargare quanto più si può la base della protesta, coinvolgendo anche a movimenti e fondazioni di cultura politica e diritti che fanno magari riferimento a esponenti politici di centro destra, ma hanno duramente criticato la legge Bavaglio. LeG lo aveva già detto nel corso della precedente riunione: è necessario coinvolgere tutti, per evitare che qualcuno possa restringere il campo della protesta ai soli giornalisti, individuandoli, come ha già fatto Berlusconi, come una delle “caste” che remano contro (l’altra sarebbe quella dei magistrati).
La partecipazione di chi è direttamente tirato in ballo da questa legge come “parte offesa” e cioè i cittadini, colpiti nel loro diritto di essere informati, siamo sicuri che sarà spontanea. E se non ci saranno i partiti, pazienza. Se volessero aderire, sarebbe bello; altrimenti, si sa, preferiremmo vederli in Parlamento a contrastare certi mostri che infrangono il diritto.
è molto molto interessante questo comunicato e i suoi intenti a rendere piu “trasversale” possibile questo ” intervento evento”…
voglio augurarmi, proprio per sgombrare il campo a determinate ombre, che sia colto come punto innovativo il superarsi da parte degli intellettuali/giornalisti come “attori” unici della proposta( che rischierebbe , come gia rishcia di farvi percepire come una casta,peraltro un po’ surreale vista l’opinione pubblica sedata)
importante quindi che questi “attori2 si trasformino invece come “motore” di un’intera macchina con tutti i suoi pezzi-
sarebbe molto molto importante che scendessero per la prima volta “assemblate” con la società civile dell’intera macchina, tutte quelle p_arti sociali professionali a tutela del senso dello stato piu profondo, legate ai tribunali, vuoi delle associazioni della professione forense( e ve ne sono di ben diverse dai vari professionisti alla ghedini dipendenti), vuoi della associaziioni, sindacati ecc di categorie di lavoratori sulla giustizia e sul carcere…molto interssante sarebbe estendere quindi alla polizia giudiziaria e alla polizia ordinaria che ha già dato sue forme specifiche di protesta come possibilità di rendere visibile come sia difficele svolgere il ruolo democratico con risorse adeguate e competenti, sia materiali che umane
penso anche per altri parti dell società civile da coinvolgere assolutamente, quelle sensibili ai temi di progetti sulla giustizia di vera cittadinanza e diritti uguali per tutti per il nostro paese, alle associazioni diverse dei consumatori , così pure penso sia molto importante coinvolgere tutto l’associazionismo diverso dai temi della costituzione e della legalità sicuramente già attenzionato da voi, ma parimenti interessato ai temi di difesa della democrazia come è quello dell’ANPI, ma anche Amnesty e Avataz org e tante associazioni sovranazionali sui diritti umani.
cercate di contattare anche forme di “èlite” culturale accademica che sicuramente può meglio farvi individuare tutti “i target” del vero marketing politico con cui mettervi in relazione visti i tempi,con efficacia, in un piano operativo da condividere, come programma ineccepibile con cui assemblare i vari pezzi della macchina perchè sia la più rigorosa possibile per escludere rombi inutili ed efficacia della catena o “trasmissione” popolare da ottenere.
Parlerete anche di “articolo 71 e democrazia diretta”? Sarebbe un’ottima occasione!
Ricordate che non è una porcata di Calderoli, ma frutto del pensiero alto dei Padri Costituenti e le condizioni per esercitarla con decisione, sono mature da tempo.
Abbiamo bisogno di legare il mondo dell’associazionismo intero a questa protesta, e portarla al massimo livello di coinvolgimento istituzionale oltrechè sociale. L’importanza della manifestazione non sarà soltanto nella “quantità” di gente che riusciremo a portare nelle piazze, ma nella “qualità” e nell’ estensione delle rappresentanze di ogni espressione di cittadinanza e di civiltà .
La legge bavaglio per questo sta rappresentando il simbolo e la linea di confine fra una società civile che passivamente subisce e si adegua inconsapevolmente verso la lenta fine della repubblica democratica e una società che capisce quanto sia decisivo non accettare questa deriva. Perchè dopo questa tutto diventerebbe più buio.
Non dobbiamo stancarci di dimostrare la nostra OPPOSIZIONE. La legge BAVAGIO è la firma di questo governo per essere riconosciuto come “governo forte”. Pertanto, io dichiaro
che esso è un “regime” POPULISTA/FASCISTA.
E’ necessario resistere con una “nuova” lotta partigiana che preveda anche la disubbidienza civile, con assunzione di responsabilità in prima persona. qualsiasi manifestazione è d’obbligo.
Communitas2002, Ass. poltico-culturale nazionale che ha da sempre nella legalità e nella giustizia i pilastri fondamentali della propria azione in tutta Italia, saluta con viva soddisfazione l’ampio fronte che si sta costituendo per fronteggiare il pericoloso ripetersi di spirali autoritarie attualmente in atto ed auspica il diffondersi di manifestazioni anche a livello locale che,nel perdurare di questa situazione, possano arrivare anche a preparare forme di Disobbedienza Civile.
non ho nulla da nascondere e credo che quelli che vogliono questa legge non possano vantare il mio status.