L’attentato nel quale sono morti due militari italiani dimostra la volontà dei taleban di tenere sotto pressione la Nato nell’incombere dei due eventi che possono decidere le sorti dell’Afghanistan: l’assemblea dei capi tribali e l’offensiva di Kandahar in estate.
Per il 29 maggio il presidente Karzai ha convocato la tradizionale Loya Jirga sulla quale conta per coinvolgere nell’apparato di governo i taleban pronti a voltare le spalle al Mullah Omar, a Osama bin Laden e alla lotta armata. La scelta è di Karzai,maWashington la sostiene come è emerso dal summit della scorsa settimana nello Studio Ovale e come confermano episodi come quello che ha visto il colonnello dell’Us Army Robert Brown scrivere di proprio pugno una lettera al capo guerrigliero Mullah Sadiq – ricercato dalla Cia dal 2005 e nascosto ai confini con il Pakistan – per invitarlo a partecipare alla ricostruzione dell’Afghanistan. La mano tesa ai taleban punta a ridurne la resistenza quando McChrystal darà il via libera all’offensiva di Kandahar – in una finestra di tempo che si apre a giugno – puntando a eliminare le roccaforti dei guerriglieri irriducibili, alimentate da armi, volontari e rifornimenti che arrivano dalle aree tribali del Pakistan.