Dal 4 al 6 settembre si è svolto in Piazza Vittoria a Pavia un presidio di sostegno all’appello dei tre giuristi (Cordero, Rodotà, Zagrebelsky) per la libertà di stampa dopo che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha deciso di adire alle vie legali contro il quotidiano La Repubblica.Organizzato dal Circolo pavese di Libertà e giustizia e sostenuto da ampi settori della società civile, l’iniziativa è servita a sensibilizzare la cittadinanza rispetto a un tema, la libertà di stampa, che è particolarmente caro a Libertà e giustizia e ai suoi iscritti.Attorno al banchetto, che è rimasto attivo nel tardo pomeriggio del giovedì e del venerdì e nella mattinata del sabato, si è creato un buon interesse. Complessivamente sono state raccolte 235 firme, che verranno girate a Repubblica per essere unite alle oltre duecentomila raccolte direttamente on line dal quotidiano.Si è potuto constatare che chi veniva a firmare (e chi veniva a comunicare di avere già firmato on line) esprimeva una certa preoccupazione per la piega che sta prendendo la politica italiana. È questa preoccupazione che ha mosso e unito persone con storie e idee differenti; persone che ritengono che l’indignazione non è un sentimento passato di moda, se serve a ricordare che, quando la stampa viene intimidita, la democrazia non gode di ottima salute.
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