Referendum, Cicchitto (tessera P2 n.2232) svela il vero progetto

30 Aprile 2009

Se il 21 Giugno vincerà il sì al referendum non si farà poi alcuna riforma elettorale in Parlamento: il Pdl, partito di maggioranza relativa, non lo renderà possibile. Lo sottolinea il Presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto in risposta alla sollecitaziolen del Pd per un imepgno a riformare insieme la legge elettorale in Parlamento dopo il referendum.
“Franceschini – afferma Cicchitto – non può continuare a fare il furbo: qualora il 21 giugno il quorum scatti e ci sia una maggioranza di ‘si’, quella sarebbe la legge elettorale, del resto convalidata dal responso popolare. Franceschini si può togliere dalla testa che qualora passasse il referendum allora si debba fare una nuova legge elettorale magari di tipo tedesco. Ciò vale anche per la tesi che sostiene che prima della riforma costituzionale va fatta una nuova legge elettorale, magari fondata sul sistema tedesco. Il Pdl non consentirà mai che venga smontato il bipolarismo”.
“A titolo del tutto personale – aggiunge poi il capogruppo Pdl – mantengo la mia valutazione negativa sul metodo invalso di fare le leggi attraverso i referendum e ancor di più di fare leggi elettorali con il ricorso al ‘taglia e cuci’ di leggi precedenti. Nel merito osservo che il bipartitismo è un obiettivo del tutto valido e condivisibile, ma sarebbe auspicabile che il suo raggiungimento venga perseguito con processi di aggregazione politica e non con operazioni obbligatorie rappresentate da un meccanismo della legge elettorale”.

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