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sidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Al termine dell’incontro, Silvio Berlusconi spiega: “Come voi sapete non c’è un disegno di legge del governo. E’ una iniziativa parlamentare. Ora il testo torna in commissione e verificheremo se è possibile una intesa. Altrimenti andremo a votare con questa legge che a noi va benissimo”.
Il testo che il Pdl ha approvato il 23 ottobre in commissione Affari costituzionali della Camera è già stato ribattezzato “europorcellum”. Prevede che non ci siano le preferenze che le liste siano bloccate e “corte” di sette candidati, soglia di sbarramento al 5 per cento, raddoppio da cinque a dieci delle circoscrizioni. E niente quote rosa.
Per Veltroni una eventuale riforma deve fondarsi su due punti: “La soglia di sbarramento non può superare il 3 per cento e il voto di preferenza deve esserci”.
L’attuale sistema è un proporzionale, senza sbarramento e con preferenza. Si è votato finora in cinque circoscrizioni, per esprimere 78 parlamentari secondo il principio della pure rappresentanza. Il Parlamento europeo non deve avere maggioranza e opposizione in funzione di un governo parlamentare europeo.Esiste solo ed esclusivamente il principio della rappresentanza, quindi ogni cultura, ogni posizione politica e addirittura ogni etnia, come dicono le direttive europee, dovrebbe avere una propria rappresentanza nella sede parlamentare.