Comporre per il grande schermo è stata per me un’esperienza totalmente differente rispetto al consueto. Spesso ho dovuto scrivere frammenti brevissimi, di pochi secondi, che sottolineassero il carattere della scena senza prevaricare in alcun modo su ciò che veniva mostrato sullo schermo, in altri momenti Beppe, Enrico e Ruben hanno richiesto degli elementi musicali maggiormente articolati e ampi. In ogni caso ho usato uno stile completamente anomalo rispetto al resto della mia produzione: l’utilizzo di luoghi comuni, elementi derivati dalla musica pop e melodie orecchiabili oppure epiche dovevano in ogni caso essere ben riconoscibili, come bandierine poste su una mappa. Ruben ed Enrico non sempre avevano in mente con precisione quello che volevano da me, spesso mi descrivevano l’atmosfera desiderata, ma per raggiungere quello che avevano in testa bisognava realizzare molti tentativi, scrivendo parecchio materiale che abbiamo successivamente scartato strada facendo; la lavorazione era in continuo stato di trasformazione e di giorno in giorno la struttura del film veniva modificata, richiedendo continui aggiustamenti sul piano musicale. Il risultato finale mi ha permesso di parlare una lingua musicale molto diversa da quella abituale, costringendomi ad adattare le mie esigenze con quelle di un gruppo di lavoro ben determinato che mi ha posto limiti e regole precise; questa disciplina è stata senz’altro un esercizio divertente e utilissimo per il mio lavoro.
Carlo Boccadoro è nato a Macerata nel 1963.
Musicista, ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove si è diplomato in pianoforte e strumenti a percussione. Ha frequentato inoltre il corso di tecnica dell’improvvisazione jazzistica. Dal 1990 la sua musica è presente in tutte le più importanti stagioni musicali italiane ed è stata eseguita in molti paesi. Nel 2003 il suo brano Bad Blood per pianoforte e cinque strumenti è stato selezionato dalla Rai per partecipare alla Tribuna internazionale dei compositori dell’Unesco. È tra i fondatori di Sentieri selvaggi, un progetto culturale dedicato alla diffusione della musica d’oggi che comprende un ensemble strumentale, un festival, la realizzazione di due compact disc dedicati alla nuova musica italiana e un libro/cd sulla nuova musica internazionale, Musica Coelestis, edito da Einaudi. Il suo ultimo libro è Jazz!, edito da Einaudi.