Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e vittima delle leggi razziali, ha presieduto la prima seduta del Senato della XIX legislatura. Il suo discorso, di grande impatto storico e civile, esprime un profondo amore per la Costituzione repubblicana, vista non come un semplice documento, ma come l’eredità di coloro che hanno lottato per la libertà. Segre evidenzia come il fascismo, con le sue leggi razziali, abbia contribuito alla tragedia della Shoah, contrapponendo l’articolo 3 della Costituzione italiana che promuove l’uguaglianza e la dignità di tutti i cittadini. Il volume include anche un’introduzione di Alessia Rastelli, un testo di Liliana Segre e un saggio di Daniela Padoan, che collocano il discorso di Segre nel contesto della memoria della Shoah.
Se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione – peraltro con risultati modesti e talora peggiorativi – fossero state invece impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice.
Liliana Segre