Il 24% dei giovani italiani a favore di un regime autoritario

04 Luglio 2025

Lorella Beretta Giornalista

Questo contenuto fa parte di Osservatorio Autoritarismo

Una ricerca condotta tra i giovani europei fotografa un sostegno alla democrazia ma con una fascia in crescita di critica, o indifferenza, alla forma di governo nel proprio Paese. Scarsa considerazione dell’Europa.

Sono i giovani italiani i più favorevoli a un regime autoritario: il 24% contro il 15% della Germania e il non basso 23% di Francia, Spagna e Olanda.

Lo dice una ricerca, arrivata alla nona edizione, condotta dall’istituto YouGov per la Fondazione Tui, che finanzia progetti dedicati ai giovani in Europa: il sondaggio ha coinvolto quasi 6.700 tra i 16 e i 27 anni in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Polonia.

E non deve fare stare tranquilli che la maggioranza della generazione Z europea – il 57% preferisca la democrazia a qualsiasi altra forma di governo. I tassi di sostegno variano significativamente, con uno scarso 48% in Polonia e solo il 51-52% circa in Spagna e Francia, con la Germania al 71%. Infatti, tra gli intervistati che si considerano politicamente di centro-destra e si sentono economicamente svantaggiati, il loro sostegno alla democrazia scende a solo uno su tre.

Più della metà – il 53% – ritiene che l’UE sia troppo concentrata su dettagli e questioni banali. E l’Europa non rientra nei primi tre attori politici globali: nella classifica dei paesi più potenti, i giovani mettono al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina con il 75% e dalla Russia con il 57%.
Interrogati su cosa vorrebbero, indicano che l’Unione dovrebbe affrontare l’elevato costo della vita, rafforzare la difesa contro le minacce esterne e creare condizioni migliori per le aziende, consentendo loro di migliorare l’economia.

La tutela del clima continua ad avere la priorità sulla crescita economica, ma oggi lo sostiene il 32% contro il 44 del 2021. Per il 23% invece bisogna pensare più all’economia che all’ambiente e il 37% è indeciso.

Aumenta sensibilmente il sostegno a restrizioni più severe all’immigrazione, cresciuto dal 2021, passando dal 26% al 38%.

Lorella Beretta è giornalista freelance e scrittrice. È responsabile della comunicazione di Libertà e Giustizia.
Dal 1994 al 2012 è stata redattrice e conduttrice a Radio Popolare.
È autrice del libro “La luna al suo comando, storia di Felice Magliano Internato Militare Italiano”, (2025, Castelvecchi editore, collana Papaveri Rossi) con prefazione di Liliana Segre e nota introduttiva di Gianfranco Pagliarulo.
Nel 2022 ha scritto il capitolo «Politiche razziali dell’acqua, dal Sudafrica a New York» che è parte del libro collettivo Gli Stati Generali dell’Apartheid edito da Castelvecchi editore, collana Lupicattivi.
Nel 2020 ha preso parte con un capitolo sulla rappresentazione degli immigrati e dell’immigrazione sui media italiani nel libro “Ero straniero. Seminare accoglienza, raccogliere futuro” di Don Virginio Colmegna e Simona Sambati per Derive e Approdi editore

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