Sono i giovani italiani i più favorevoli a un regime autoritario: il 24% contro il 15% della Germania e il non basso 23% di Francia, Spagna e Olanda.
Lo dice una ricerca, arrivata alla nona edizione, condotta dall’istituto YouGov per la Fondazione Tui, che finanzia progetti dedicati ai giovani in Europa: il sondaggio ha coinvolto quasi 6.700 tra i 16 e i 27 anni in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Polonia.
E non deve fare stare tranquilli che la maggioranza della generazione Z europea – il 57% – preferisca la democrazia a qualsiasi altra forma di governo. I tassi di sostegno variano significativamente, con uno scarso 48% in Polonia e solo il 51-52% circa in Spagna e Francia, con la Germania al 71%. Infatti, tra gli intervistati che si considerano politicamente di centro-destra e si sentono economicamente svantaggiati, il loro sostegno alla democrazia scende a solo uno su tre.
Più della metà – il 53% – ritiene che l’UE sia troppo concentrata su dettagli e questioni banali. E l’Europa non rientra nei primi tre attori politici globali: nella classifica dei paesi più potenti, i giovani mettono al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina con il 75% e dalla Russia con il 57%.
Interrogati su cosa vorrebbero, indicano che l’Unione dovrebbe affrontare l’elevato costo della vita, rafforzare la difesa contro le minacce esterne e creare condizioni migliori per le aziende, consentendo loro di migliorare l’economia.
La tutela del clima continua ad avere la priorità sulla crescita economica, ma oggi lo sostiene il 32% contro il 44 del 2021. Per il 23% invece bisogna pensare più all’economia che all’ambiente e il 37% è indeciso.
Aumenta sensibilmente il sostegno a restrizioni più severe all’immigrazione, cresciuto dal 2021, passando dal 26% al 38%.